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Lucio Battisti - La canzone del sole

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Testo / Accordi / Versione inglese (The Sun Song) / Note

Di Lucio Battisti su Musica & Memoria trovi anche: Dio mio no, La luce dell'Est, Innocenti evasioni, Comunque bella, 29 settembre, Il vento

Vedi anche: Lucio Battisti e le donne, Testi, Traduzioni, Copertine

 
 
 La canzone del sole
 

Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi
le tue calzette rosse
e l'innocenza sulle gote tue
due arance ancor più rosse
e la cantina buia dove noi,
respiravamo piano
e le tue corse e l'eco dei tuoi no...oh no
mi stai facendo paura     (continua dopo il fumetto di Andrea Pazienza)

Dove sei stata, cos'hai fatto mai?
Una donna, donna dimmi,
cosa vuol dir sono una donna ormai?
Ma quante braccia ti hanno stretto tu lo sai
per diventar quel che sei...
che importa tanto tu non me lo dirai ... purtroppo

Ma ti ricordi l'acqua verde e noi
le rocce, bianco il fondo
di che colore sono gli occhi tuoi
se me lo chiedi non rispondo...
oh mare nero...
oh mare nero
tu eri chiaro e trasparente come me....

Le biciclette abbandonate sopra il prato e poi
noi due distesi all'ombra
un fiore in bocca può servire sai
più allegro tutto sembra
e d'improvviso quel silenzio tra noi
e quel tuo sguardo strano
ti cade il fiore dalla bocca e poi
oh no, ferma ti prego la mano...

Dove sei stata cosa hai fatto mai?
Una donna, donna dimmi
cosa vuol dir sono una donna, ormai?
Io non conosco quel sorriso sicuro che hai
non so chi sei, non so più chi sei
mi fai paura oramai, purtroppo...

Ma ti ricordi le onde grandi e noi,
gli spruzzi e le tue grida
cos'è rimasto in fondo agli occhi tuoi
la fiamma è spenta o è accesa
Oh mare nero...
oh mare nero
tu eri chiaro e trasparente come me...

Il sole quando sorge sorge piano e poi,
la luce si diffonde tutta intorno a noi
le ombre ed i fantasmi nella notte
sono alberi e cespugli ancora in fiore
sono gli occhi di una donna
ancora pieni d'amore...

  

Note

“La canzone del sole / Anche per te” è stato il primo singolo, pubblicato nel novembre del ’71, dalla neonata etichetta indipendente Numero Uno, fondata dal cantautore assieme all'onnipresente Mogol. E' diventata quasi subito la canzone italiana più celebre degli anni '70 e la preferita per i momenti conviviali, per cantare in coro, accompagnati da una sola chitarra (e tre facili accordi da eseguire) ed evocare il passaggio dall'infanzia felice alla complessità adulta, e soprattutto il nuovo ruolo che la donna aveva conquistato nel decennio appena trascorso, con un crescendo irresistibile ma velato di malinconia e di vano rimpianto (ma, in realtà, di cosa parla veramente questa famosa canzone?).

Un momento conviviale talmente tipico da ispirare all'insuperabile fumettista Andrea Pazienza la tavola riportata sopra, ironico ed affettuoso omaggio al successo intramontabile del grande cantautore.

Che peraltro ha anche provato a proporre questa canzone, tradotta e cantata in inglese con il titolo The Sun Song, al mercato internazionale, quasi come un lasciapassare, ma gli anglosassoni, tetragoni e nazionalisti, non hanno capito.

  

Sul sito Musica & Memoria trovi anche: i Complessi beat, le Cover, i Testi delle canzoni anni '60, le Copertine dei 45 giri, le canzoni beat di protesta, traduzionidiscografie e molto altro ancora. (Contatto)

   

Per suonare questa canzone

 

Spesso i visitatori ci chiedono la notazione musicale di questa canzone. Normalmente su questo sito non le proponiamo. Facciamo una eccezione per questo brano così noto e così adatto per essere suonato e cantato tutti assieme.

 

Accordi per chitarra

 

Se quello che si cerca è soltanto l'accompagnamento per chitarra, le informazioni necessarie per suonare sono effettivamente molto poche e la fama di canzone particolarmente semplice è confermata.
L'accompagnamento al canto è difatti costituito solo da tre accordi, più uno, che si ripetono a due a due in ogni battuta (il tempo è il più semplice e consueto, in 4/4):

  • LA Maggiore (LA-DO#-MI)
  • MI Maggiore (MI-SOL#-SI)
  • RE Maggiore (RE-FA#-LA)
  • MI Maggiore (MI-SOL#-SI)

Basta quindi scegliere la tablatura che si preferisce per questi 3+1 accordi, operazione che dovrebbe essere alla portata di chiunque conosca appena un po' lo strumento, e suonarli a tempo durante il canto. Usando la notazione corda / tasto i tre accordi base possono essere eseguiti come 0-0-2-2-2-0 (LA > MI-LA-DO#), 0-2-2-1-0-0 (MI > SI-MI-SOL#), 0-0-0-2-3-2 (RE > RE-FA#-LA). Dove il primo numero da sinistra indica la sesta corda (la più grave) e da qui a scendere, e la cifra indica il tasto. Si usano quindi i rivolti per i primi due accordi. Riportiamo allora il testo della canzone con il punto nel quale suonare i 3+1 accordi.

 [LA][MI][RE][MI][LA][MI][RE][MI]
 [LA]Le bionde [MI]trecce gli occhi az[RE]zurri e poi[MI]
 [LA]le tue cal[MI]zette [RE]rosse[MI]
 [LA]e l'inno[MI]cenza sulle [RE]gote tue[MI]
 [LA]due a[MI]rance ancor più [RE]rosse[MI]
 [LA]e la can[MI]tina buia [RE]dove noi[MI]
 [LA]respira[MI]vamo [RE]piano[MI]
 [LA]e le tue [MI]corse, l'eco [RE]dei tuoi [MI]no, oh no
 [LA]mi stai fa[MI]cendo pa[RE]ura.[MI]
 
 [LA]Dove sei [MI]stata cos'hai [RE]fatto mai?[MI]
 [LA]Una [MI]donna, [RE]donna [MI]dimmi
 [LA]cosa vuol [MI]dir sono una [RE]donna or[MI]mai.
 Ma quante [LA]braccia ti hanno [MI]stretto, tu lo [RE]sai
 per diven[MI]tar quel che [LA]sei
 che importa [MI]tanto tu non [RE]me lo di[MI]rai, purtroppo.
 
 [LA]Ma ti ri[MI]cordi l'acqua [RE]verde e [MI]noi
 [LA]le rocce, [MI]bianco il [RE]fondo[MI]
 [LA]di che co[MI]lore sono gli [RE]occhi [MI]tuoi
 [LA]se me lo ch[MI]iedi non ris[RE]pondo.[MI]
 
 [LA]O mare [MI]nero, o mare [RE]nero, o mare [MI]ne...
 [LA]tu eri ch[MI]iaro e traspa[RE]rente come [MI]me
 [LA]o mare [MI]nero, o mare [RE]nero, o mare [MI]ne...
 [LA]tu eri ch[MI]iaro e traspa[RE]rente come [MI]me.

Su YouTube si possono comunque trovare molti tutorial per chitarra nei quali è diffusamente illustrata la tecnica di esecuzione di questa canzone, anche per principianti totali.

 

Spartito per pianoforte

 

Se si vuole invece suonare la canzone con il pianoforte o con qualsiasi altro strumento a tastiera, con la mano destra si può agevolmente eseguire la linea melodica, accompagnando e sostenendo il canto. Spartiti per questa canzone ce ne sono molti, a volte molto semplificati e a volte con diverse scelte nella trascrizione. Non possiamo inserire sul sito lo spartito completo per pianoforte, diamo però un esempio completo della prime due strofe, con la indicazione di una diteggiatura consigliata per facilitare la esecuzione e un suggerimento per la introduzione strumentale. Si tratta di una nostra trascrizione con MuseScore e non di una copia di qualche spartito trovato in rete, ma la partitura di questa canzone è sotto copyright da Acqua Azzurra Srl e non è comunque possibile pubblicare di più. Il tema è però molto ripetitivo e da questo suggerimento iniziale si può ricavare il resto. Eventualmente scriveteci.

Per l'accompagnamento, cioè gli accordi con la mano sinistra, suggeriamo di utilizzare i "rivolti" degli accordi fondamentali elencati sopra. In questo modo, spostando solo di una o al massimo due posizioni le dita, e usando sempre e solo le dita 5-3-1, è possibile suonare in sequenza i quattro accordi con un minimo spostamento della mano. Ovviamente se risulta più facile suonare i 4 accordi nella forma fondamentale (vedi elenco sopra) va bene lo stesso.

Gli accordi diventano quindi:

  • LA Maggiore (LA-DO#-MI)
  • MI Maggiore 2 (SOL#-SI-MI)
  • RE Maggiore 3 (LA-RE-FA#)
  • MI Maggiore 2 (SOL#-SI-MI)

Per una introduzione efficace si possono ripetere 3 volte nelle prime 4 battute introduttive, senza canto, gli accordi che poi accompagneranno tutta la canzone.

   

The Sun Song

 

Your long blonde hair and eyes of baby blue
Bright colors never fading
The blush of childhood on your downy cheek
The days of hide-and-seek
The secret places we arranged to be
The things you felt but couldn't see
The sandy footprints as you shyly fled
Oh no now summer's gone away we are older

Where have you been what have you done till now? - You're a woman a woman tell me
What do you mean that you're a woman at last?
How many arms have been around you?
Did they change you in the past?
So what don't tell me you're moving too fast

Do you remember tossed in waves of white?
Green stones where water flows free?
What color are your eyes speckled in light?
I'll never ask you'll never tell me

Oh sad old ocean sad old ocean jaded sea
You were as pure as the innocence in me
Oh sad old ocean sad old ocean jaded sea
You were as pure as the innocence in me

The bicycles We left abandoned on the top of the hill - Lying together under the trees
Flowers the pages of your scrapbook fill
So happy in that summer breeze
An awkward silence that you seem to fear
A look i couldn't understand
The flowers falling as i draw near
Oh no don't hold me back don't raise your hand

Where have you been what have you done till now? You're a woman a woman tell me
What do you mean that you're a woman at last?
How many arms have been around you?
Did they change you in the past?
So what don't tell me you're moving too fast

Can you recall the waves and summer skies?
The spray from surfing in the sea?
What light flickers deep in your eyes?
Is the flame still burning? I can't see

Oh sad old ocean sad old ocean jaded sea
You were as pure as the innocence in me
Oh sad old ocean sad old ocean jaded sea
You were as pure as the innocence in me

When the bright rays of the morning sun burst into the night
The early day breaks over us with clear warm light
The shadows and the phantoms of the dark turn into trees and blossoms
Truth once more rejects the lies
And love becomes the light that's shining still in your eyes

 

Ma di cosa parla veramente questa canzone?

 

Apparentemente sembrerebbe una delle tante canzoni dedicate al rimpianto di quella stagione irripetibile che è l'infanzia, fino agli albori dell'adolescenza. Ma perché mai il protagonista dovrebbe essere così dispiaciuto nello scoprire che la bambina con cui giocava innocentemente nella cantina buia è diventata una giovane donna attraente e ben disposta? E' forse un bigotto retrogrado che concepisce la donna solo come una vergine angelicata che può eventualmente essere sfiorata solo dopo la santificazione del matrimonio? E Lucio Battisti con Mogol hanno scritto una canzone moralista che rimpiange i bei tempi andati nelle quali le donne arrivavano innocenti e ignare di tutto sino alla notte di nozze (ammesso che sia mai stato così)? Insomma una canzone moralista vecchio stile tipo Chi salta il fosso di Loretta Goggi?

Niente di tutto ciò. Non avrebbe avuto il successo intramontabile che ha avuto se non avesse evocato ben altro. La chiave è proprio nelle ultime strofe e nel titolo. Il Sole che sorge in modo prepotente e che nessuno può fermare. Che chiaramente è la metafora della nuova donna che si alza e reclama il suo posto nel mondo. Non una immagine negativa. Anche se fa paura. In realtà il tema di questa canzone, come di molte altre scritte da Battisti con la complicità di Mogol è proprio la rivoluzione del costume che travolge l'uomo italiano (e occidentale) negli anni '60, con una accelerazione inarrestabile dal 1965 in poi.

Le donne sino agli inizi del decennio in gran parte non lavoravano, erano casalinghe che dipendevano dal marito e per tutta la vita, e se lavoravano non avevano accesso a tutti i lavori. Rarissime le donne medico, le donne avvocato, inesistenti le donne magistrato o ingegnere, nessuna ai vertici delle società e pochissime in quelli della politica. Al liceo dovevano indossare il grembiule nero fino alla maturità, mentre i maschi andavano tranquillamente in borghese, i pantaloni erano ammessi solo per le attrici del jet set tipo Catherine Spaak o Audrey Hepburn. E il tutto era confermato dal diritto di famiglia rimasto agli anni '30 del codice Rocco, con l'adulterio punito solo per le mogli e il medievale delitto d'onore reso celebre in tutto il mondo dal capolavoro di Pietro Germi "Divorzio all'italiana".

All'improvviso, nel giro di soli tre anni cambia tutto, il mondo è dei giovani e nulla sarà più come prima. La gonna sparisce e arriva la minigonna sempre più corta, stivali, abiti eccentrici, pantaloni, il grembiule sparisce nelle prime settimane dell'anno scolastico 1968-69 da tutti i licei d'Italia, ancora pochi mesi e anche le casalinghe gireranno in pantaloni e minigonna. E questi simboli del costume si accompagneranno alla libertà di scelta e alla prepotente richiesta di una diversa legislazione, a cominciare dal divorzio che arriverà anche in Italia nel giro di altri 4 anni.

L'uomo italiano è travolto e si divide tra chi tenta una anti-storica resistenza, come hanno fatto e stanno tentando di fare, pensiamo vanamente, a decenni di distanza i maschi dei paesi islamici, e chi è affascinato da questo nuovo mondo libero e pieno di opportunità. Fino a chi arriva ad una resa totale e forse felice, come i protagonisti delle canzoni sul "maschio soccombente" come Il posto mio di Tony Renis e soprattutto la celeberrima Anima mia dei Cugini di campagna. Battisti si pone da grande e sensibile artista a mezza strada, nella zona ambigua tra il rimpianto e la fascinazione, e su questa ambivalenza ha costruito tutta la sua produzione del primo periodo, col protagonista diviso tra i due personaggi femminili, o due lati della stessa donna, uno arrendevole e l'altro vincente e dominante, che possiamo chiamare Linda-Lucia e Anna-Francesca. Vedi: Lucio Battisti e le donne.

 

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Testo originale di Mogol (Giulio Rapetti) riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (Vedi DISCLAIMER) / Riproduzione delle note non permessa / Copyright delle immagini implicito.

L'uso per esecuzioni pubbliche delle tablature e accordi, riportati anch'essi per soli scopi didattici e di ricerca, è possibile solo nel caso in cui i relativi spartiti non siano reperibili in commercio, e fatti salvi i diritti dei rispettivi autori. / L'opera di Andrea Pazienza è riprodotta in modo parziale, in relazione al testo e al solo scopo di contribuire alla maggiore conoscenza del suo lavoro.