Margareth Menezes - Uma História de Ifã (Elegibo) |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo (1) |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Ele, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
Lui, Elegibo, Elegibo, Elegibo |
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Lo stile musicale axè |
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La canzone è stata composta da Ythamar Tropicalia e Rey Zulu. Nelle altre versioni il testo si mantiene molto simile, cambia solo il ritmo, il più utilizzato è l'axè. È stata incisa anche da Daniela Mercury, Virginia Rodrigues e dal Gruppo Ara Ketu, e registrata con altri nomi. Ythamar Tropicalia e Rey Zulu sono compositori baianos (dello stato di Bahia) di axé music, che è il ritmo originario di Uma História de Ifã, e hanno creato canzoni per gruppi come Olodum, Banda Mel e altri. La maggioranza dei brani axé parlano di cose molto banali come, ad esempio, i sederi delle donne e altre cose che evocano erotismo, ma in maniera piuttosto volgare, in un portoghese molto povero e pieno di espressioni gergali. Virginia Rodrigues, autentica bahiana, secondo la critica, ha il dono di rendere belle quelle canzoni, perché la sua interpretazione non è mai eroticamente esplicita, ma ricca di intensità e talento. Una buona continuatrice del suo stile è Margareth Menezes, che ha reso la canzone cosnosciuta in tutto il mondo. |
La leggenda che ispira la canzone |
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La canzone è ispirata ad una delle
tante leggende del candomblé di Bahia.
Racconta la storia di tre noti "Orixás", che
sono per il candomblé come i santi per la chiesa cattolica. La canzone dà la
spiegazione per il significato dei numeri 7 e 9 che corrispondono,
rispettivamente, agli orixás Ogun e Oyá. Per farla breve ed evitare i tanti nomi
in yorubá, la racconto con queste poche parole: "Ogun, il bravo guerriero da'
alla sua ragazza, Oyà, una verga magica come la sua, che ha il potere di
tagliare in sette pezzi uguali gli uomini e in nove le donne, che fossero
toccati da essa durante una battaglia. Oyá si innamora di Xangô e fugge con lui.
Ogun esce alla ricerca dei fuggitivi e quando li trova, lui e Oyá si toccano
contemporaneamente con le loro verghe magiche e si tagliano rispettivamente in 7
e 9 parti uguali." |
Cos'è o dov'è Ifã? |
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Sembrerebbe dal contesto che si tratti
di una località, una città o una regione della lontana e mitizzata Africa. Si
tratta invece di un oracolo, posto sotto il dominio dell'orixá Orunmilá
o Orumila
(quello che governa il destino delle essere umani), interpellato, come tutti gli
oracoli, per conoscere il futuro delle persone. È un mito originario della
Nigeria ed è stato portato in molte parti del mondo dalle popolazioni yorubá;
è usato nei riti candomblé, umbanda, quinbanda in Brasile, così come in culti
religiosi in altri paesi come, ad esempio, a Cuba. Esistono quindi molte
"storie" di Ifá, cioè, leggende sulle sue profezie. |
Gli Orixás |
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Nel seguito la corrispondenza
tra alcuni Orixás e i corrispondenti santi cattolici: |
Il candomblé |
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Il candomblé è un culto religioso sviluppatosi a Bahia tra gli schiavi africani provenienti da varie zone del continente di origine, la più numerosa è la yoruba. In lingua yoruba "candomblé" significa “festa”, “preghiera” o “danza”. I riti si svolgono in appositi luoghi chiamati terreiros, sotto la direzione del babalorixá (o “pai de santo”) o della iyalorixá (o “mae de santo”), che sono le più alte autorità del terriero, e sono incentrati attorno alle figure degli orixás, intermediari tra l'uomo e dio (o gli dei) e quindi investiti del ruolo che nella religione cattolica hanno i santi. Gli orixás sono evocati per mezzo di musiche, ritmi e in alcuni casi sacrifici rituali (di animali) specifici per ciascuno di essi, prendono possesso di alcuni intermediari umani e sono quindi chiamati a rispondere a domande, guarire malattie e simili incombenze. In generale il rito ha lo scopo di rinnovare l’axé, l’energia vitale presente in tutte le cose, una chiara derivazione animista, quindi. Gli orixás sono stati creati da Olorum (Olófi o Olodumaré) che ha trasmesso loro l’axé per uno specifico elemento (come i santi protettori o patroni). Gli orixás influenzano anche gli esseri umani, un po' come nella credenza dei segni zodiacali, ogni persona ha due orixás che ne determinano le attitudini, il principale è l’orixá “de cabeça". |
Note sulla traduzione |
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(1) |
Elegibo è il re della città di Ejgibo (come dice il verso successivo) |
(2) |
La seconda strofa sembra pronunciata da una voce differente, per il cambio di persona. Probabilmente evoca l'autore della maledizione. A volte questa strofa è saltata. |
(3) |
La radice della pianta di inhame è commestibile ed è molto usata nella cucina brasiliana. |
(4) |
Tutti gli uomini negri della città. |
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Traduzione e note di
Janaìna Truffi
/ Riproduzione
per usi commerciali non consentita |