Melodians - Rivers Of Babylon (1970) |
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Rivers Of Babylon |
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By the rivers of Babylon |
Sui fiumi di Babilonia, |
But the wicked carried us away in captivity |
Ma gli oppressori ci hanno trascinato via in schiavitù
(1) |
'Cause the wicked carried us away in captivity |
Perché gli oppressori ci hanno trascinato via in schiavitù |
Sing it out loud |
Cantala forte |
We gotta sing and shout it |
Dobbiamo cantarlo e gridarlo |
So let the words of our mouth |
(Dobbiamo) far sì che le parole che escono della nostra
bocca |
So let the words of our mouth |
(Ripete) |
Sing it again |
Cantalo ancora |
By the rivers of Babylon |
Sui fiumi di Babilonia, |
But the wicked carried us away in captivity |
Ma gli oppressori ci hanno trascinato via in schiavitù |
'Cause the wicked carried us away in captivity |
Perché gli oppressori ci hanno trascinato via in schiavitù |
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Come di frequente nel reggae, il testo di questa canzone scritta e composta da Brent Dowe e Trevor McNaughton dei Melodians, un gruppo di Kingston attivo sin dal 1965 e specializzatosi sin dal 1966 nel nuovo sottogenere rocksteady (più melodico e lento rispetto allo ska delle origini) è fortemente ispirata ai temi tipici della religione rastafariana. In questo caso l'ispirazione arriva direttamente dal Salmo 137 della Bibbia, dal quale sono presi integralmente alcuni versetti (vedi dopo). E' il versetto nel quale è narrata la distruzione di Gerusalemme (Sion o Zion è il nucleo originario della città sacra per definizione) e la traduzione degli ebrei a Babilonia in schiavitù. Nella religione rastafariana, come noto, gli adepti trascinati in schiavitù sino in Giamaica, sono una delle 12 tribù di Israele e la mitica città natale dalla quale sono stati deportati è la città del Re Salomone, quindi una città in Etiopia. L'imperatore Ailè Selassié (ben noto a noi italiani per le tarde vicende coloniali degli anni '30, durante il ventennio fascista con le sue ambizioni imperiali) è in questa religione "King Alpha" il Primo Re venerato come un dio e Babilonia è il Regno del male. Una versione poetica e mitica, ispirata alla Bibbia, del destino dei popoli neri dell'Africa catturati brutalmente e deportati come schiavi nelle Americhe sin dal XVII secolo per fornire forza lavoro a basso costo. La canzone ha avuto, dopo il successo in Giamaica, un grande successo internazionale grazie alla successiva versione del 1978, un po' semplificata, del gruppo vocale europeo (produzione tedesca ma interpreti di origine caraibica) Boney M. |
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(1) |
"wicked" si può tradurre banalmente come "cattivi" oppure dando un significato più legato alla religione, con "empi". Preferiamo il termine usato nei versetti della Bibbia più legato alla situazione narrata. |
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(2) |
Come anticipato sopra, il riferimento è specifico ad Ailè Selassiè. Nella versione successiva dei Boney M diventa semplicemente "The Lord" (Il Signore). |
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(3) |
Sulla traduzione appropriata di "song of freedom" vedi le note alla celebre "Redemption Song" di Bob Marley. |
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Sacra Bibbia - Salmo 137 (versione CEI)
1. Sui fiumi di Babilonia, |
La versione dei Boney M |
By the
rivers of Babylon, there we sat down |
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Note pagina: Testo originale riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (Vedi Avvertenze) / Copia per usi commerciali non consentita |
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© Traduzione e commenti Alberto Maurizio Truffi Giugno 2016 |