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Gino Paoli / Mina - Il cielo in una stanza (1960-62)

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Quando sei qui con me
questa stanza non ha più pareti ma alberi,
alberi infiniti

quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola no, non esiste più.
Io vedo il cielo sopra noi

che restiamo qui, abbandonati
come se, non ci fosse più niente, più niente al mondo.

Suona un'armonica, mi sembra un organo
che vibra per te e per me su nell'immensità del cielo.

Per te, per me: nel cielo.

 
 

Note

 

Uno dei brani più giustamente celebri della canzone italiana, un capolavoro di poesia e semplicità scritto da Gino Paoli nel 1960 per descrivere le sensazioni dopo un pomeriggio di amore (e quindi anche piuttosto avanzato per l'epoca), notissimo soprattutto per la splendida interpretazione di Mina del 1962, è anche un interessante esempio di come si possa arrivare ai vertici dell'arte musicale con pochissimi elementi. Di conseguenza è anche un brano piuttosto facile da suonare. Pubblichiamo a titolo di esempio e comprova lo spartito completo di diteggiatura con l'accompagnamento per la mano sinistra ridotto all'essenziale (cliccare sul link a lato per il PDF).

Il brano è per prima cosa a struttura sillabica, quindi ogni nota corrisponde ad una sillaba, e quando la nota è di durata doppia (una minima in questo caso) la sillaba viene semplicemente allungata con la voce. L'armatura in chiave è la più semplice (in DO maggiore) e non sono presenti alterazioni (diesis o bemolle, la destra e la sinistra suonano solo i tasti bianchi). Non ci sono salti di note sulla tastiera, la massima parte dei motivi sono semplici scale ascendenti e discendenti. Infine l'accompagnamento con la sinistra può essere realizzato con una semplice serie di 4 accordi (in DO, in LA, in FA, in SOL), il celebre "giro di DO" comune a molte canzoni.

Nella partitura proposta, nella parte del brano che funge da refrain (quella dove si sale più in alto) è proposto il raddoppio degli accordi (minima anziché semibreve), ma non è indispensabile, si può continuare con la semibreve. Inoltre l'accordo in SOL dovrebbe essere in settima, ma anche quello base va bene lo stesso. Per una migliore riuscita dovrebbe essere usato il pedale per gli accordi con la mano sinistra (rilasciandolo ad ogni battuta, non è indicato in partitura).

Di Gino Paoli vedi anche: Sapore di sale (con notazione musicale), Senza fine (con spartito semplificato).

Testo originale di Gino Paoli, riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / La partitura proposta è una trascrizione originale di M&M e non una copia di spartiti esistenti ed è quindi libera da diritti e utilizzabile con licenza Creative Commons come tutto il materiale del sito / Copia per usi commerciali non consentita

 

© Musica & Memoria 2013 /

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