Ribelli - Pugni chiusi (1966) |
Pugni chiusi Pugni chiusi La mia salvezza
sei tu Pugni chiusi Mani giunte |
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Note |
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Dopo essere rimasti per anni a mezza strada tra il successo e l'intruppamento nel gruppone dei complessi italiani, nonostante la grande professionalità nei concerti dal vivo, che derivava anche dalla lunga gavetta (erano attivi sin dai primi anni '60) i Ribelli entrano nel gruppo di testa del beat italiano con l'approdo alla Ricordi (dal Clan) e soprattutto con l'arrivo di un cantante veramente speciale, Demetrio Stratos, e infine grazie a questa canzone di Ricky Gianco e Gian Pieretti, alla quale ha collaborato anche Gianni Dall'Aglio dei Ribelli. Un brano originale, un R&B che non ha nulla da invidiare ai modelli stranieri, anzi. Formidabile l'arrangiamento di Natale Massara con organo Hammond e fiati in grande evidenza.
Il
testo pieno di immagini forti è un altro
elemento che caratterizza il brano. Tra queste immagini c'è sicuramente il
"pugno chiuso" che, anche nell'Italia ancora non travolta dal '68, aveva un
chiaro significato politico. Per far capire che non di questo si parla, verso
la fine si aggiungono prudentemente anche le "mani giunte". Chissà se è stata
un'idea di Ricky Gianco o dei discografici. Nella
interpretazione del brano di Piero Pelù (che può essere considerato musicalmente
parlando un discepolo
di Stratos) questa ultima strofa è (significativamente) omessa. |
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Vedi anche: La discografia dei Ribelli |
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Musica & Memoria 2009 / Testo originale di Pieretti e Gianco riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (vedi Disclaimer) / Copia per usi commerciali non consentita. |