Il ritorno al vinile. Suggestioni |
Si torna al vinile? Sarà proprio il classico disco nero, il microsolco, il long playing, l'LP, dichiarato obsoleto già negli anni '80, il mitico "successore del CD", che l'industria discografica e musicale non ha sinora trovato per superare la lunga fase di declino di distribuzione della musica su supporti fisici? |
E' improbabile che si arrivi a un fenomeno di massa, ma vinili e giradischi stanno tornando nei negozi, ed è un buon modo per sentire la buona musica, abbiamo ritenuto quindi giusto dedicare una apposita sezione al ritorno al vinile, un ritorno il meno possibile tecnologico e il più possibile semplice e diretto, ma senza rinunciare alla qualità. |
Questa pagina è invece dedicata ad alcune suggestioni sui prodotti (non solo giradischi) che possono essere un punto di partenza o un punto d'arrivo nel mondo della musica analogica, senza trascurare i link per chi volesse dedicarsi agli approfondimenti del caso. |
Rimandiamo alla FAQ sulla stereofonia per ogni altra informazione sul mondo dell'alta fedeltà del suono e alla sezione sui supporti per la distribuzione della musica per approfondimenti sulla tecnica del vinile. |
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Le macchine del suono per il vinile |
Dalla britannica Rega,
una casa che non ha mai smesso di credere nell'analogico, un classico della
semplicità per la riproduzione dei dischi in vinile: il Planar 2 o P2.
Realizzazione essenziale, ma tutto quello che fa la differenza nel suono è
costruito comunque con la massima cura. Immutato da decenni nel progetto ma
continuamente migliorato, è da sempre uno dei giradischi con il miglior
rapporto qualità / prezzo. Per chi volesse un look più accattivante la Rega
propone il piatto porta disco in vari colori. Per saperne di più: www.rega.co.uk |
Una alternativa più recente al Rega P2 della
casa austriaca Pro-Ject, che produce nella repubblica ceca. Una casa
che è nata non molti anni fa, proprio quando si iniziava a intravedere la
riscossa del vinile. Le idee migliori sono sempre quelle vincenti, e il
Debut, entry level della Pro-Ject, ha una struttura molto simile a quella
del Rega. Per saperne di più: il sito Pro-Ject |
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La terza alternativa nel mercato attuale tra le marche più diffuse e reperibili è rappresentata dalla Clearaudio, una casa tedesca che è specializzata in giradischi, ed ha attualmente la gamma probabilmente più vasta di prodotti. Il modello entry level è questo Emotion, disponibile anche in altre eleganti finiture (anche tutto trasparente). Costa di più del Debut e del P2, 3-4 volte tanto, siamo al livello di uno schermo gigante LCD. Ma la differenza di qualità c'è tutta. Il distributore italiano (MPI Electronic) propone attualmente (giugno 2008) comode combinazioni già pronte con testina.
Per saperne di più: |
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Il best seller degli anni '60, alternativa al
Rega Planar, che era molto meno diffuso, era il modello base della tedesca
Thorens. Una macchina eccellente, realizzata con grande precisione, e anche
più complessa e completa del Rega (era a contro telaio flottante). Per saperne di più: esistono molti siti che si occupano di giradischi classici, riparazioni e simili. Ad esempio questo. |
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A un passo più in alto del TD-165, ma con architettura identica, c'era il modello di punta della Thorens, il TD-125 (o il successivo TD-126, un po' meno elegante). Vale ancora più la pena recuperarlo. Particolare interessante, includeva anche la velocità a 78 giri, e può quindi essere utilizzato, cambiando la testina, per leggere anche i dischi di prima della guerra. Per saperne di più: anche il marchio Thorens è tornato sul mercato con un'ampia gamma di modelli, si possono vedere al sito Thorens. |
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Un altro classico degli anni '60 e '70,
alternativa allora ai Thorens, dalla casa scozzese
Linn. Che però non ha mai smesso di produrre e perfezionare il
suo cavallo di battaglia Linn Sondek LP12,
facendone nel tempo uno degli esempi più riusciti di macchina da musica per
leggere gli LP, a un passo dalla perfezione senza ricorrere ai voli pindarici dei giradischi esoterici.
Per saperne di più: il sito della Linn ( www.linn.co.uk ) |
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Parlavamo di giradischi esoterici? Ecco un
esempio, l'ultima versione del Michell Gyrodec
(ora Gyro SE), un modello che forse alcuni ricorderanno (un po' diverso)
come giradischi del futuro nel classico film di Stanley Kubrick Arancia
meccanica (Clockwork Orange). Il sito della J.A. Michell |
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Questo però è veramente esoterico. Dalla Clearaudio, una casa tedesca che è specializzata in giradischi, ed ha attualmente la gamma probabilmente più vasta di prodotti, ecco il Master Reference (un nome che è una dichiarazione di intenti). Realizzato con la cura di un componente di una navicella spaziale, è arricchito anche da un braccio tangenziale (quindi privo di errore di tracciamento). E costa, tutto completo, come un'auto di media cilindrata. Il sito della Clearaudio: www.clearaudio.de |
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Ma torniamo sulla terra con un altro modello molto concreto, qualità molto più elevata dei modelli entry level ma prezzo ancora raggiungibile. I modelli superiori della Rega si chiamano P5, P7 e P9. Il P9 costa come uno scooterone, ma il P7, che è eccellente, costa le metà ed è già una scelta definitiva. |
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E anche il P5 della Rega è una alternativa altrettanto valida, ad un'altra metà in meno, e può essere in seguito aggiornato alle prestazioni del P7 acquistando l'alimentatore separato. |
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Anche la Pro-Ject produce giradischi di gamma alta, non manca nulla, neanche una estetica originale che ricorda molte realizzazioni esoteriche. Il modello nell'immagine è l'eccellente 6-Perspex con sospensione magnetica e un nuovo braccio interamente in fibra di carbonio. |
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Il top della gamma Pro-Ject è il modello RPM-10. Una realizzazione radicalmente diversa, ma nella stessa gamma di prezzo del Rega P7. |
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Anche nella gamma Clearaudio si possono
trovare giradischi definitivi, ma dal prezzo ancora terreno. Ad esempio
questo bellissimo Ambient. La raffinatezza e la qualità costruttiva si paga un 30% in più. |
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E le testine? Ce ne sono decine, e non rendono molto bene in foto. Ne riportiamo solo tre. Per avere una idea. La prima è un classico, a bobina mobile, in produzione da decenni, dalla casa danese Ortofon, un'altra che non ha mai mollato e che attualmente è uno dei primi produttori mondiali (con modelli anche economici). Ecco il modello SPU-85 nella sua elegante confezione. Per saperne di più: il sito Ortofon |
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Dalla Svizzera Benz Micro, una delle case che
producono i fono rivelatori di più alta qualità (e costo) ecco il modello a
bobina mobile Glider. Qualcuno noterà che lo stilo (dove è innestato il
diamante di lettura dei microsolchi) è "nudo", cioè senza protezioni.
Secondo Benz questa scelta migliora il suono, ma per i fortunati possessori
di questo eccezionale oggetto per ascoltare la musica, in grado di estrarre
ogni possibile informazione dagli inesauribili dischi in vinile, è
sicuramente una fonte di stress. Per saperne di più: il distributore italiano, il distributore USA |
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Una scelta più concreta e più adatta per chi
inizia la si può trovare nella gamma Grado,
la casa americana fondata dall'omonimo professor John Grado, specializzata
in fono rivelatori a magnete mobile (loro preferiscono chiamarle a ferro
mobile) e cuffie dinamiche. Da sempre considerate ai vertici del rapporto
qualità / prezzo. Da modelli veramente economici a modelli top sono
disponibili scelte proporzionate alle varie opzioni presenti tra i
giradischi. Per saperne di più: il sito della Grado |
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E il pre-phono come si presenta? Qui di suggestioni se ne ricavano poche. Questo ad esempio è una delle unità più quotate e considerato per il rapporto qualità / prezzo, dalla tedesca Lehmann, il classico e diffuso modello Black Cube. Che ovviamente è nero e di forma, se non cubica, di banale parallelepipedo (ha le dimensioni di una scatoletta). Per saperne di più: il sito Lehmann |
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Ma volendo si può avere qualcosa di molto più importante e quasi imponente anche nel settore preamplificatori phono. Ad esempio questo modello top della casa americana Audio Research, una delle prime al mondo nel settore elettroniche. E' il modello PH-7, ha addirittura un telecomando per modificare i parametri di interfaccia con la testina, però costa come una Panda o una C1. Per saperne di più: il sito Audio Research |
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Domande? |
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... e un chiarimento |
Le immagini e i testi di questa pagina non sono "consigli per gli acquisti" e neanche pubblicità (non abbiamo alcun contatto con le ditte citate e non ci guadagniamo nulla) ma solo "suggestioni" per chi entra nel mondo dell'analogico, scelte tra le marche più conosciute e stimate nel settore, senza voler togliere nulla ad altre che, per pura casualità, non sono citate. |
© Alberto Maurizio Truffi - Musica & Memoria / Giugno 2008 |
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