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Nei villaggi di
frontiera guardano passare i treni
Le strade deserte di Tozeur (1) |
Da una casa
lontana tua madre mi vede
Si ricorda di me, delle mie abitudini
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E per un istante
ritorna la voglia di vivere
A un'altra velocità (2)
Passano ancora lenti i treni per Tozeur (3) |
Nelle chiese
abbandonate si preparano rifugi
E nuove astronavi per viaggi interstellari (4) |
In una vecchia
miniera distese di sale
E un ricordo di me, come un incantesimo (5) |
E per un istante
ritorna la voglia di vivere
A un'altra velocità
Passano ancora lenti i treni per Tozeur |
Nei villaggi di
frontiera guardano passare (6)
I treni per Tozeur |
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e |
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La
canzone di Franco Battiato con Giusto
Pio e Saro Casalino, che ha consolidato e reso definitiva la sua
affermazione e quella della fida discepola (ma anche collaboratrice) Alice.
Presentata all'Eurofestival del 1984 non ha vinto, ma ha avuto il miglior
successo commerciale, soprattutto in Italia, ovviamente, dove ha superato in
vendite i grandi successi internazionali dei primi trionfanti anni '80. Nel
seguito alcune note al testo.
(1) Tozeur è una città della Tunisia interna non lontana dalla frontiera con
l'Algeria, sorge sulle sponde di un vasto lago salato che spesso col calore
genera miraggi e, effettivamente, c'è una stazione ferroviaria e vi arrivano
i treni da Tunisi e da Sfax, la seconda città del paese.
(2) Fulminante verso che ha reso immortale la canzone esprimendo con due
parole un concetto rivoluzionario per gli anni '80 e che rimane tale tutt'ora:
si può vivere anche a un'altra velocità, non quella imposta da obiettivi non
nostri.
(3) Qui nell'esecuzione c'è una finezza che rende preziosa tutta la canzone
e "santifica" Alice come "la" interprete di Battiato, il "maestro" sospende
il canto a due quando si arriva a "per Tozeur" e rimane la sola voce limpida
di Alice a condurci in paesi e tempi lontani.
(4) Una sorta di anticipazione dei prossimi sentieri musicali e artistici di
Battiato, qui l'album "Mondi lontanissimi" del 1985, l'anno successivo.
(5) Qui invece viene citata in modo subliminale una splendida canzone
contenuta nell'album La voce del padrone del 1981:
Summer On A Solitary Beach.
(6) I villaggi di frontiera sono effettivamente non lontani da Tozeur. La
ferrovia non vi passa vicino ma neanche molto lontano. Un verso
semi-realistico.
La canzone è anche la quarta traccia della nostra
playlist dedicata ai migliori esempi
della musica italiana negli anni '80, che si può ascoltare anche da questa
pagina, dalla finestra seguente. |