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Non puoi più
pretendere di avere tutti quanti attorno a te.
Non puoi più trattare i tuoi amanti come fossero bignè. |
Vuoi solo le
cose che non hai,
parli delle cose che non sai,
cerchi di giocare ma non puoi,
pensi solamente ai fatti tuoi. |
Chi sei,
contessa?
Tu non sei più la stessa
Chi sei, contessa?
Tu non sei più la stessa |
Vuoi che io
rimanga nel tuo letto per poi sbattermi su e giù.
Non ti lamentare se domani non ti cercheremo più. |
Ma vorrei
soltanto averti qui,
sei accattivante già così,
ti difendi con il D.D.T.,
fai pesare troppo quei tuoi sì. |
Chi sei,
contessa?
Tu non sei più la stessa
Chi sei, contessa?
Tu non sei più la stessa |
Pensi che ogni
cosa di concreto sia da riferire a te,
tu fai la misteriosa per nascondere un segreto che non c'è. |
Ma nel tuo
castello come va?
Vivi la tua vecchia nobiltà,
non sai neanche tu la verità,
vendi a caro prezzo la realtà. |
Chi sei
contessa?
Tu non sei più la stessa. |
e |
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«Quando
si scrivono certi brani è come cadere in uno stato di trance: liberi la
mente e cerchi di girare alla larga dalla didascalia, nemico principale
delle canzoni» così dichiarava Enrico Ruggeri
in un'intervista al Corriere della Sera nel 2017 (il giornalista era
Pasquale Elia) a proposito di questa canzone, per la quale aveva scritto il
testo su uno spunto musicale di Fulvio Muzio,
con lui nei Decibel. Il ritratto di una donna più grande, potente, che aveva
un ruolo nella sua vita (il musicista allora aveva 23 anni) e che con questa
canzone esorcizzava e da cui si liberava. Un brano quindi non proprio "anni
'80" né nell'ispirazione né nell'impostazione musicale (i
Decibel guardavano semmai in qualche modo al punk). Ma che si
riconduce all'estetica del decennio non solo per il suo successo, ma anche
per il subliminale e probabilmente non casuale riferimento al celebre e
omonimo brano , la Contessa ben
diversa di Paolo Pietrangeli, la canzone
simbolo del '68 in Italia.
Enrico Ruggeri non ha mai nascosto il fastidio (più che l'avversione
politica) per i miti e i cascami del '68 che hanno percorso tutti gli anni
'70 e, anche da questo punto vista, il brano è perfettamente in linea con il
mood del nuovo decennio di svolta. Pubblicata su singolo nel 1980 (Spaghetti
Records – ZBSR 7182) e nello stesso anche sul LP Vivo da re (Spaghetti
Records – ZPLSR34093). |
La canzone è anche la sesta traccia della nostra
playlist dedicata ai
migliori esempi della musica italiana negli anni '80, che si può ascoltare
anche da questa pagina, dalla finestra seguente. |
tt |