La reginetta del beat: Nancy Sinatra |
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Nel periodo del suo massimo fulgore il beat, questo impalpabile movimento musicale (e di costume), a cavallo tra la protesta inconsapevole e la popolarità commerciale, ha visto succedersi vorticosamente molti re e principi. Molte meno sono state le reginette del beat, le cantanti (in genere soliste, pochi e laterali sono stati i "complessi" al femminile) che sono arrivate all'epoca alla incontrastata fama mondiale. Forse soltanto tre hanno raggiunto questo traguardo: Cher (in coppia con il marito Sonny Bono, e poi anche da sola), Marianne Faithfull e Nancy Sinatra. Naturalmente altri nomi possono venire alla mente (Sandie Shaw, Sylvie Vartan, Françoise Hardy) ma sono meno autenticamente beat, e più marcatamente pop. Tra le italiane Patty Pravo è stata sicuramente una icona beat, ma già dal suo successo mondiale La bambola ha svoltato nettamente verso il pop, mentre la rivale Caterina Caselli (la prima "ragazza del Piper") è rimasta per più tempo all'interno dell'estetica beat, ma è stata un fenomeno essenzialmente italiano. |
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La giovane figlia del grande cantante e attore di origine italiana è, tra le tre, forse la più capace di incarnare il lato spensierato ed insieme aggressivo del beat, con le sue canzoni di immediato impatto (ad iniziare dal suo indimenticabile successo mondiale These Boots Are Made For Walkin') dovute al prezioso collaboratore e "tutor" Lee Hazlewood, e con la sua immagine sexy e sportiva, tipicamente californiana ed echeggiante la "endless summer" del surf e dei Beach Boys. Nelle copertine dei suoi 45 giri appariva frequentemente in bikini o in minigonna, con gli immancabili stivaletti, trasmettendo un messaggio chiaro: questo mondo è dei giovani. Peccato che il music business l'abbia convinta a un duetto con il padre ("Something Stupid", ripreso incautamente oltre trent'anni dopo da Robbie Williams con il supporto di Nicole Kidman) facendola scivolare pericolosamente, nel cuore dei giovani di allora, verso la "musica di papà". Fa piacere però che il regista Quentin Tarantino si sia ricordato di lei per la colonna sonora del suo film Kill Bill, dove è inserita la sua versione, in chiave ancora più "low" del classico dei classici del beat: Bang Bang della sua rivale dell'epoca Cher. E la Sinatra aveva anche interpretato e inciso, nei suoi anni d'oro, il grande successo della Faithfull: As Tears Go By. Un altro incrocio interessate della cantante è quello avvenuto con la psichedelia e il progressive-rock. Per molti (in Italia soprattutto) l'incontro e l'innamoramento con questo nuovo genere, all'alba degli anni '70, è avvenuto con il formidabile brano dei Vanilla Fudge, parliamo ovviamente di Some Velvet Morning, presentato a un festival della canzone che si teneva allora a Venezia (notevole il contrasto con il contorno italiano) ma pochi sapevano al tempo che si trattava di una cover, molto estesa e musicalmente elaborata, proprio di un singolo di Nancy Sinatra, cantato con il fido Hazlewood che ne era anche l'autore, e neanche poi tanto lontano musicalmente. Evidentemente anche i Vanilla Fudge apprezzavano la simpatica Nancy. Un altro elemento accomuna infatti le tre reginette del beat: la capacità di recupero. Cher è tornata negli anni '80 come diva di Hollywood (arrivando fino a conquistare un Oscar) e testimonial dei miracoli della chirurgia estetica, Marianne Faithfull come cantautrice rock tra le più grintose e apprezzate con l'album Broken English del 1979 e con la sua produzione successiva, sino all'ottimo Before The Poison del 2004, ed anche Nancy, a parte la sua celebre apparizione senza veli su Playboy nel 1995, non ha perso il passo, e nel 2004 è tornata sulla scena con un disco, che porta il suo nome, dove canta canzoni di Bono (non Sonny, quello degli U2), Joe Cocker, Morrissey, Calexico ed altri musicisti sicuramente post-beat, con risultati apprezzabili, anche se alcuni critici non hanno mancato di esprimere i dubbi di rito, immancabili in ogni ritorno sulla scena. |
Per ripensare a quel tempo, ecco una raccolta di immagini e di copertine |
Nella copertina di "The Last Of The Secret Agents?" Nancy allude maliziosamente alle "donne fatali" dei film di 007 (Claudine Auger, Ursula Andress, Luciana Paluzzi) |
Nella copertina di "How Does That Grab You, Darlin'?" con gli immancabili stivaletti, maglione, e stop. |
La versione americana di "In Our Time", un tipico brano beat. |
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Nella versione italiana "In Our Time" è associato a Sugar Town, un brano più pop, e la copertina punta decisamente sulla avvenenza della cantante (il particolare della mutandina abbassata era il massimo del glamour). La foto è sgranata volutamente secondo una moda grafica del tempo. Sugar Town da noi è il lato A, e la più beat In Our Time il lato B. |
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La copertina tedesca per Sugar Town (qui lato B della notevole Summer Wine, cantata assieme ad Hazlewood). Molto più tradizionale per il pubblico tedesco. |
Una delle molte copertine del successo planetario della Sinatra. Cliccando l'immagine si può vedere invece la copertina italiana, con la immagine tagliata e un lato B diverso (proprio "As Tears Go By" di Marianne Faithfull) |
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Immagine promozionale ripresa durante uno show televisivo. |
Immagine promozionale sempre con gli immancabili "boots". |
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Qui sotto, la classica immagine promozionale "californiana" di Nancy Sinatra. |
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I dischi degli anni '60 di Nancy Sinatra erano soprattutto singoli a 45 giri e poi compilation a 33 giri. La combinazione lato A - lato B variava spesso in successive ristampe e per diversi paesi e mercati. Nel seguito ci limitiamo quindi a elencare i 45 giri originali usciti in USA negli anni '60 (secondo il completissimo sito dei fan UK, al quale rimandiamo per la discografia completa) e a seguire i 45 giri italiani, per i quali però neanche il sito citato riesce ad essere completo (ne risultano almeno altri due): |
Reprise
R-20017 Cuff Links And A Tie Clip/Not Just Your Friend - 1961 |
Discografia italiana commentata |
Reprise
R-02011 June, July And August / Pensa A Me / Think Of Me (A-side Pensa A Me -
cantata da Nancy in italiano) - 1962 (la prima apparizione di Nancy in Italia
è stata come d'uso facilitata da una cover
in italiano, la cantante compariva in copertina
con il suo primo look sbarazzino, capelli neri a caschetto e maglietta a righe,
prima di elaborare la immagine dolcemente glamour che ha contribuito alla sua
fama) |
Anche per Nancy Sinatra l'industria discografica ha pensato di supportare i vari dischi in uscita con videoclip, meno elaborati di quelli degli anni '80 ed incentrati essenzialmente sulle interpretazioni di canto e danza della reginetta del beat, ma a volte anche con un abbozzo di sceneggiatura. Ne citiamo alcuni, riproducendone anche una selezione delle immagini. These Boots Are Made For Walkin' (Il videoclip del più grande successo di Nancy è tutto incentrato sulla danza, sulle gambe, sui collants e sugli stivaletti, Nancy è circondata da un'altra quindicina di ragazze sgambettanti in una scenografia decisamente glamour) Bang Bang (La interessante interpretazione in chiave "low" del successo di Cher poi ripresa da Quentin Tarantino per la colonna sonora del suo film Kill Bill. Il video è anch'esso decisamente statico e frenato, e punta a creare una atmosfera sospesa) Jackson (Qui Nancy è in coppia con il suo tutor Lee Hazlewood e c'è un abbozzo di sceneggiatura. I due camminano in una strada solitaria della California questionando tra loro. Ma arriva provvidenziale un affascinante ragazzo in spider - dovrebbe essere un attore dell'epoca, ma non l'abbiamo individuato - e lei pianta in asso il baffuto e imperturbabile Hazlewood) Some Velvet Morning (La struttura a chiamata e risposta della bella canzone di Hazlewood - poi ripresa dai Vanilla Fudge - è resa nel video con immagini a contrasto di Lee a cavallo su una spiaggia accidentata e solitaria - una ambientazione che richiama gli echi western del brano - e di Nancy angelica vestita di bianco, con capelli biondissimi, infine su un cavallo bianco - quello di Lee ovviamente era nero. Un videoclip non male) Sugar Town (Per uno dei brani più pop della cantante una ambientazione piuttosto incongrua: boschi, cascate e distese di sassi in qualche parco naturale della California, nessuna città in vista, meno complicazioni e meno costi. In realtà seguiva come vicenda un altro video, girato per un brano minore, Up, up and Away, dove Nancy partiva in pallone aerostatico tra balli e danze, poi atterrava in un bosco. Nancy canta biancovestita in minigonna e stivaletti bianchi) |
Per saperne di più |
Per sapere cosa fa Nancy ora, e per mettersi eventualmente in contatto con lei, il sito ufficiale è www.nancysinatra.com. |
Sul sito Musica & Memoria trovi anche: i Complessi beat, le Cover, i Testi delle canzoni anni '60, le Copertine dei 45 giri, le canzoni beat di protesta, traduzioni, discografie e molto altro ancora. |
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© Musica & Memoria 2004 / Revisioni: Novembre 2005, Giugno 2006 / 29 Giugno 2006: i videoclip |