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The Moody Blues - Nights In White Satin  (1967)

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Nights in white satin
Never reaching the end
Letters are written
Never meaning to send

Notti in raso bianco (1)
non arrivano mai alla fine
lettere scritte
non significa che siano spedite

Beauty had always miss
With these eyes before
Just what the truth is
I can’t say anymore

La bellezza si è sempre perduta
in questi occhi.
Quale sia realmente la verità
non sono più in grado di dirlo.

Cause I love you
Yes I love you
Oh oh I love you

Perché ti amo
sì, ti amo
ti amo

Gazing at people
Some hand in hand
Just what I’m going through

Guardo la gente
che cammina mano nella mano
proprio quello che sto per fare

They can’t understand
Some try to tell me
Thoughts they cannot defend
Just what you want to be
You‘ll be in the end

loro non lo possono capire
qualcuno tenta di attribuirmi
intenzioni che non possono condividere.
Semplicemente, quello che tu vuoi essere
alla fine lo sarai.

And I love you
Yes I love you
Oh oh I love you
.....

Ed io ti amo
sì, ti amo
ti amo
.....

Nights in white satin
Never reaching the end
Letters are written
Never meaning to send

Notti di raso bianco
non arrivano mai alla fine
lettere scritte
non significa che siano spedite

Beauty had always mess
With these eyes before
Just what the truth is
I can’t say anymore

La bellezza si è sempre confusa
in questi occhi.
Quale sia realmente la verità
non sono più in grado di dirlo.

And I love you
Yes I love you
Oh oh I love you
And I love you
Yes I love you
Oh oh I love you

Ed io ti amo
sì, ti amo
ti amo
Ed io ti amo
sì, ti amo
ti amo

  

Note

Un brano, notissimo, dei Moody Blues, pionieri del prog-rock; fa parte del loro concept-album del 1967 Days Of Future Passed, autore della canzone era il nuovo cantante del gruppo Justin Hayward; nel disco questo brano rappresenta l'ultima fase, la notte. La struttura del disco parte infatti dall'alba per seguire, canzone per canzone, una intera giornata.

1. The Day Begins
2. Dawn: Dawn Is a Feeling
3. The Morning: Another Morning
4. Lunch Break: Peak Hour
5. The Afternoon: Forever Afternoon...
6. Evening: The Sun Set: Twilight Time
7. The Night: Nights in White Satin

Il brano, accompagnato e preceduto da una ambientazione sonora ispirata all'accompagnamento musicale di un film melodrammatico, affidata ad una orchestra sinfonica (London Festival Orchestra) allude nella atmosfera, e nel testo, a qualche cosa di drammatico, a un amore intenso che ha una svolta, forse tragica.

Da questo mood malinconico e drammatico il paroliere italiano Pace parte di fantasia con la sua Ho difeso il mio amore, diventato un classico nella versione dei Nomadi: un dramma della gelosia che finisce sulla pietra tombale (di lui), meta delle peregrinazioni di un anonimo narratore (un romantico visitatore di cimiteri? un amico dell'amante tradito?). La indulgenza nei confronti del colpevole dell'omicidio-suicidio è stata giudicata da subito eccessiva, ma non ne ha impedito il grande e duraturo successo.

Curioso notare che negli anni '80 lo stesso procedimento è stato seguito da una scrittrice inglese, Michelle Spring, specializzata nel trarre romanzi da titoli di canzoni famose (tipo "Every Breath You Take", "In The Midnight Our", ecc.). Nel caso di Nights In White Satin la vicenda è ambientata nella seconda metà dell'800 a Cambridge, e parla di una giovane prostituta che, ovviamente, fa una fine tragica.

(1) Probabilmente il raso bianco di una camicia da notte, oppure delle lenzuola del letto di lei.

 
 

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© Musica & Memoria 2001 - Traduzione Alberto Maurizio Truffi / Testo originale riprodotto per soli scopi di ricerca e critica musicale (Vedi Avvertenze) / Revisione Note Settembre 2006 / CONTATTO / HOME