Per voi giovani |
Un programma innovativo |
A metà degli anni '60 anche la
RAI
monopolista e tradizionalista aveva iniziato a porre attenzione al mondo dei
giovani, e aveva già ottenuto un significativo successo con la storica
trasmissione
Bandiera gialla di Arbore e
Boncompagni. Con Per voi
giovani lo stesso Arbore tentava di ampliare l'orizzonte rispetto a
Bandiera gialla,
uscendo dal solo ambito musicale per trattare anche altri argomenti di interesse
del mondo giovanile. A regime Per voi
giovani adotterà la struttura del "contenitore" (poi diventata
consueta in televisione), dove si parlava di musica ma anche di temi che
interessavano i giovani, di informazione, di viaggi, all'interno persino corsi
di inglese o altre amenità considerate interessanti per le fasce di età
indirizzate. |
La redazione di "Per Voi Giovani" nel 1971, da sinistra Paolo Giaccio, Carlo Massarini, Mario Luzzatto-Fegiz, Teresa Piazza, Richard Benson (foto Ciao 2001). |
Così i ragazzi italiani avevano modo di
scoprire le nuove proposte musicali, soprattutto di provenienza inglese,
meno frequentemente americana, ed entravano in contatto con il mondo della
musica rock. |
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Il programma è stato trasmesso senza interruzioni (se non quelle stagionali) per dieci anni, dal 3 luglio 1966 al 25 giugno 1976, sia sul Programma Nazionale (poi Primo Programma ed ora Radio 1) sia sul Secondo Programma (ora Radio 2) della RAI. Andava in onda nel pomeriggio nei giorni feriali e, per un certo periodo, anche la Domenica, per quasi tutta la sua storia su 5 giorni alla settimana, ma occasionalmente anche su 3. Il programma era registrato in anticipo, come era in uso all'epoca, anche per consentire un controllo da parte della censura RAI, e solo per un breve periodo è stato trasmesso in diretta (Per voi giovani estate, 1970). Fino al 1970 le canzoni in programma erano presentati da annunciatori RAI, solo dal 1970, con il passaggio alla voce di Giaccio e Fegiz (in precedenza collaboratori per soli servizi non musicali) musica e parti giornalistiche sono state integrate e gli stessi conduttori inserivano, annunciavano e commentavano anche la musica. |
Canale |
Dal |
Al |
Orario |
Giorni |
Principali conduttori |
Secondo Programma |
3/7/1966 |
dicembre 1966 |
16:35 |
5 + Dom. |
Renzo Arbore, Enrico Roda |
Programma Nazionale |
gennaio 1967 |
luglio 1968 |
18:30 |
3 (4 da luglio 1967) |
Renzo Arbore + ospiti (Caterina Caselli, Patty Pravo, Sergio Endrigo) |
Programma Nazionale |
luglio 1968 |
5/7/1970 |
Pom. |
4 |
Arbore + Anna Maria Pulitan, Maurizio Meschino, Maria Pia Fusco (da autunno 1968) |
Programma Nazionale |
6/7/1970 |
Fine 1970 |
Pom. |
5 |
Paolo Giaccio, Mario Luzzatto-Fegiz |
Primo Programma |
1970 |
1971 |
Pom. |
5 |
Carlo Massarini, Teresa Piazza, Massimo Villa, Claudio Rocchi, Fiorella Gentile, Mariù Safier, Richard Benson, Carlo Basile, Herbert Pagani (alcune collaborazioni occasionali) |
Primo Programma |
1971 |
1976 |
Pom. |
5 (nel 1975 anche al sabato alle 15:00) |
Paolo Giaccio, Raffaele Cascone, Carlo Massarini, Riccardo Bertoncelli, Carlo Basile, Nello Tabacco e Margherita Di Mauro, e parte degli speaker precedenti |
Altri conduttori: Michelangelo Romano (poi noto produttore discografico), Massimo Villa (anche lui come Rocchi, proveniente dagli Stormy Six, dove era il bassista che aveva sostituito Claudio Rocchi), anche Eugenio Finardi ha partecipato a Per voi giovani estate assieme a Villa. Claudio Rocchi aveva negli anni '70 un suo proprio spazio autonomo nella trasmissione, chiamato prima "Viaggio magico" e poi "Spazio Rocchi", dove parlava di spiritualità ma trasmetteva anche molta musica meno consueta, soprattutto di ispirazione folk e acustica. La formula del programma è sempre stata
quella delle canzoni, scelte tra quelle più vicine ai gusti giovanili, non solo
italiani, trasmesse, presentate e contestualizzate (e a volte parzialmente
tradotte) inframmezzate da interventi parlati sull'attualità. |
Per voi giovani negli anni '60 era praticamente l'unica trasmissione nella quale si poteva ascoltare la musica internazionale ed italiana meno commerciale, assieme comunque ai successi del momento (le uniche altre trasmissioni del genere, erano Bandiera gialla e Countdown con Anna Carini e Giancarlo Guardabassi). Durante la conduzione Arbore ha avuto un buono spazio la musica americana, sia il R&B allora imperante, sia alcuni gruppi allora pressoché sconosciuti da noi come i Doors di Jim Morrison, ma non mancavano proposte decisamente non convenzionali: in una scaletta di fine anni '60 abbiamo individuato persino l'anomala White Rabbit di Grace Slick con i Jefferson Airplane, inserita non sappiamo se da Arbore o Paolo Giaccio. Chissà come sarà suonata alle orecchie dei ragazzi dell'epoca? Nella successiva conduzione di Paolo Giaccio e Luzzatto-Fegiz (nella foto in radio a settembre 1970) e poi soprattutto di Massarini ha avuto maggiore spazio la musica inglese e poi americana e l'ormai affermato genere progressive, con in evidenza i Pink Floyd, i Genesis, i Gentle Giant, gli Yes, ma senza trascurare gli epigoni italiani, in primo luogo Le Orme e il Banco del Mutuo Soccorso. (Foto Sorrisi e canzoni TV - 1970) |
Nello stesso periodo, come ricordato in precedenza, ha anche avuto spazio e spinta per la sua duratura affermazione la nuova ondata dei cantautori italiani, ad iniziare da Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, per continuare con tutti gli altri, da Edoardo Bennato a Claudio Rocchi (anche conduttore del programma), ad Alan Sorrenti, Eugenio Bennato con la Nuova Compagnia di canto popolare, a Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla (ancora nella fase della proficua collaborazione con il poeta Roberto Roversi), a Rino Gaetano, Eugenio Finardi, Claudio Lolli, Yuri Camisasca, Mimmo Locasciulli, Renzo Zenobi, sino a Franco Battiato nella sua prima fase sperimentale. Molti tra i conduttori hanno dato una propria impronta alle scalette musicali, orientandole secondo i propri gusti. Claudio Rocchi spingeva in modo particolare verso la psichedelia e la musica sperimentale, oltre che verso la musica di ispirazione mistica alla quale era particolarmente interessato (come noto, l'ex bassista degli Stormy Six farà proprio una scelta di vita in tal senso, trasferendosi a vivere e lavorare in India e Nepal per molti anni). Si poteva incappare così anche in proposte decisamente anticonvenzionali come la musica ipnotica e minimalista di Terry Riley. |
Carlo Massarini era più interessato alla nuova musica inglese e poi soprattutto americana, senza preoccuparsi troppo delle vere o presunte differenze tra musica commerciale e musica d'arte. Raffaele Cascone tentava una difficile uscita dalla colonizzazione anglosassone, dando spazio e opportunità a quello che venne battezzata efficacemente (da Massarini) "Rock del Mediterraneo", una strada diversa nel grande mondo del rock che vedeva in prima fila (con qualche ottimismo) i suoi concittadini Alan e Jenny Sorrenti, i Napoli Centrale di James Senese e anche il grande Shawn Phillips, per un periodo della sua vita nomade a Napoli (e, credo, anche suo amico). Riccardo Bertoncelli invece tentava qualche incursione nei territori inesplorati del jazz, o almeno della più fruibile fusion. |
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Carlo Basile, prima della lunga carriera come produttore discografico alla EMI, collaborava al programma nella preparazione dei testi e soprattutto teneva la rubrica "un LP al giorno" che consentiva nel periodo monopolista pre-private (e prima del boom dei registratori a cassette) di ascoltare per intero almeno una facciata delle novità discografiche, in special modo straniere. Carlo ricorda come il pubblico in ascolto alla fine del 1970 non fosse ancora pronto alla rivoluzione progressive rock che stava montando: mandata in onda per intero la prima facciata di Atom Heart Mother (quella in stile classico) l'esito fu un insuccesso ... ma quando venne trasmessa la facciata B, più regolare, sollecitando anche la fantasia degli ascoltatori, chiedendo di scrivere le sensazioni provate all'ascolto, fu invece un incredibile successo, arrivarono tre sacchi di posta in pochi giorni. Non mancavano neanche le interviste, in studio a gruppi stranieri in tour in Italia (ad esempio ai Jethro Tull e Frank Zappa). L'intervista a Frank Zappa (del 1973, in occasione del suo primo tour in Italia) era condotta da Raffaele Cascone ed è ricordata come molto divertente e ironica, in linea con il personaggio, quando il conduttore ha chiesto a Frank quanto guadagnava, si è sentito rispondere che era una domanda che si aspettava in Germania e non in Italia... |
Nelle foto, da sinistra verso destra: (1) Paolo Giaccio e Mario Luzzatto-Fegiz (1970); (2) Mario Luzzatto-Fegiz e Carlo Basile (1971); (3) Richard Benson, Mario Luzzatto-Fegiz, Carlo Massarini, Teresa Piazza, Carlo Basile, Paolo Giaccio (1971) |
Nel corso degli anni
per introdurre il programma o sue rubriche sono stati usati diversi brani, molto
ben scelti: |
Jimmy Smith - The Cat |
Sigla iniziale (periodo "Arbore") |
Led Zeppelin - Moby Dick |
Sigla iniziale (periodo "Giaccio") |
Traffic - Glad |
Sigla iniziale (periodo "Massarini e soci") |
Ten Years After - Bad Scene (attacco di chitarra) |
Stacchetto utilizzato durante la trasmissione |
Julie Driscoll, Brian Auger and The Trinity - Tropic Of Capricorn |
Rubrica della posta |
Jethro Tull - Thick As A Brick, part II |
Rubrica della posta |
Bachman-Turner Overdrive - Free Wheelin' |
Rubrica underground |
David Crosby - Music Is Love |
Spazio Rocchi |
La partecipazione degli ascoltatori e le classifiche |
La radio degli anni '60 e del monopolio non prevedeva la partecipazione degli ascoltatori, se non mediata e ridotta a "pubblico in sala" o ricondotta alla dimensione dell'intervista ufficiale. La redazione di Per voi giovani, in particolare durante la gestione di Paolo Giaccio e Raffaele Cascone, riuscì però a creare un efficace canale di comunicazione e discussione attraverso il sistema tradizionale delle lettere, la Rubrica della posta era una delle sezioni più apprezzate del programma, ed attraverso di essa il (turbolento) mondo esterno entrava, anche se occasionalmente, nella radio di stato. Una grande occasione per fare il punto sulla musica e sul mondo giovanile è stata una iniziativa di Raffaele Cascone, la classifica dei 100 album da salvare (e da portare nella canonica isola deserta). Per voi giovani non proponeva infatti classifiche di vendita, totalmente arbitrarie o presunto riflesso dei dati di vendita che fossero (come poi diventato d'uso comune nelle radio private) e in questo modo creava una vera lista dei dischi preferiti tra il proprio pubblico. La
classifica doveva essere motivata e commentata con una lettera, e
Cascone leggeva le più interessanti in trasmissione. Suscitando
magari risposte nei giorni successivi se le critiche a questo o quel
gruppo sembravano ingiuste o esagerate ad altri ascoltatori. Non
sappiamo quanti abbiano risposto, ma supponiamo che siano stati
migliaia se non decine di migliaia, visti gli ascolti della
trasmissione (che era ancora in regime di monopolio, eravamo
nell'inverno tra il 1975 e il 1976), ma i risultati alla fine hanno
rispecchiato fedelmente i gusti del periodo. Da notare che, per creare
attesa e suspense, la classifica venne proposta in più puntate,
partendo dal disco numero 100 (Utopia
di Todd Rundgren). |
Al primo posto si
piazzarono, quasi obbligatoriamente, i Pink Floyd con l'album "monstre"
Ummagumma (una facciata in studio ed una dal vivo), Wish You Were Here peraltro
doveva ancora uscire, ma i veri trionfatori della classifica furono i
Genesis,
che piazzarono dal 3° al 11° posto tutti i dischi sino ad allora usciti (fino a
Selling England By The Pound). I Genesis erano allora effettivamente più un
fenomeno italiano che inglese, in patria erano seguiti, ma erano assieme a
moltissimi altri gruppi di quel periodo creativo ed effervescente, e faticavano
ad emergere, mentre in Italia divennero (per motivi ignoti) i preferiti dai
numerosissimi estimatori di quel genere progressive, che aveva visto già alla
fine dei '60 proprio due gruppi italiani, i New Trolls e
Le Orme, nel ruolo di
efficaci propagandisti nel nostro paese. Il resto della
classifica era poi completato nelle posizioni di testa dagli altri eroi del
progressive, dai King Crimson ai Jethro Tull, dagli E.L.P. ai Van Der Graaf
Generator, (ma il capolavoro Valentyne Suite dei
Colosseum era all'80° posto e i Gentle Giant
erano latitanti), mentre era più trascurata la West Coast music (presente ma piuttosto
in basso nella classifica, a parte i molto popolari CSN&Y), semi sconosciuto il rock
blues USA (Allman Brothers a parte), e sconosciuto o quasi il new folk inglese dei
Pentangle o dei Fairport Convention, per non parlare del country-rock USA.
Decisamente trascurato anche il metal o
hard-rock, per gli stessi Led Zeppelin solo
due dischi (il primo al 51° posto) e stessa cosa per i Deep
Purple (Machine Head al 71° posto, assente Deep Purple In Rock).
Buona la presenza degli italiani, anche questa molto legata al periodo, con praticamente tutti i nomi del cantautorato e del rock italiano dentro la classifica (da Alan Sorrenti alla PFM a Francesco De Gregori). Anche qui l'oblio veloce sugli anni '60 penalizzava i maestri: un solo LP di Fabrizio De Andrè in classifica. Primi tra gli italiani erano il Banco del mutuo soccorso (#9) con il loro album, peraltro pregevole, Darwin!. La classifica era
aperta a tutti i generi ed era quindi presente una piccola rappresentanza di
rock-jazz, costituita soltanto da Miles Davis,
dai Weather Report (#46 con I Sing The Body
Electric) e dagli italiani Perigeo. Di
Miles Davis era presente, oltre al
classico Bitches Brew (però alla posizione n.69), il disco appena uscito Get Up
With It (#88). L'unico disco di jazz non riconducibile al rock-jazz (o fusion)
era Viva Emilano Zapata! di Gato Barbieri (#87), complice il grande successo
della colonna sonora di "Ultimo tango a Parigi" e l'aura internazionalista del
potente sassofonista argentino. |
Disponibile ora tutta la storica classifica di Per voi giovani completa e commentata |
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Non mancavano le iniziative e le lettere ispirate invece al puro divertimento o al non-sense, in qualche modo in linea con un'altra rubrica della posta allora molto in voga, quella della rivista a fumetti Linus (che viveva il suo periodo d'oro, assieme alla sua emanazione, il Diario Linus, lo standard per i liceali d'Italia). Ricordiamo un lungo tormentone di inizio anni '70: la richiesta agli ascoltatori di proporre e commentare il proprio colore preferito. Si piazzò molto bene un ascoltatore che proponeva il "rosa tenero di gioventù". |
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Un
articolo del settimanale specializzato
Sorrisi e canzoni TV
del 27 settembre 1970, a firma di Paola Dessy, ci
consente di valutare l'importanza di questo programma (e di Alto
gradimento) per la società e il costume del tempo. Nulla di comparabile
a quello che la radio ha potuto fare in seguito, anche perché le
emittenti erano solo tre (le tre reti Rai) e la platea era per ciò
stesso vastissima. |
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PRO
E CONTRO. Mario Fegiz e Paolo Giaccio, redattori di Per voi giovani, la
trasmissione per i minorenni. Apprezzatissima dai ragazzi, la rubrica ha
suscitato proteste da parte dei genitori. |
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I risultati
furono immediati: gli interventi sul problema dei rapporti coi genitori
(« Se tuo padre ti picchia non scappare di casa, denuncialo»), i
documentari parlati sulla droga, su Reggio Calabria, sul servizio
militare, le radiocronache dalle scuole e dalle fabbriche occupate, le
interviste con esponenti della sinistra e della destra
extra-parlamentari (Fegiz ha fatto anche un piccolo colpo giornalistico,
chiamando al microfono l'esponente di un gruppuscolo legato a Valerio
Borghese il giorno stesso in cui esplodeva sui giornali la storia del
complotto), suscitarono immediatamente interesse. (L'articolo è stato messo a disposizione dei visitatori di M&M da Carlo Basile. la foto di Luzzatto-Fegiz e Giacccio in trasmissione, di M.Frassineti, illustrava l'articolo originale del settimanale Panorama) |
Le scalette di Per voi giovani |
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Da altri
numeri del Radiocorriere TV di fine anni '60 ed inizio '70 si possono
ricavare altre informazioni su quello che veniva trasmesso a Per voi
giovani in dettaglio e su come veniva presentata la trasmissione, a
confronto di altri programmi musicali del periodo, con una serie di
keywords ante-litteram: |
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Altro elemento
di interesse sono le puntate dedicate integralmente ad un album appena
uscito e di particolare interesse. Nella puntata del 14 dicembre 1971
viene presentato integralmente da Carlo Massarini Meddle dei Pink Floyd
(recentissimo, pubblicato il 30 ottobre 1971) e in quella del 16
dicembre, sempre dallo stesso conduttore, un altro classico del
progressive rock, ponte verso il mondo della classica per molti ragazzi
degli anni '70, Pictures at an Exhibition degli Emerson, Lake & Palmer,
anche questo molto recente (26 marzo 1971). |
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Il grande successo della trasmissione ha prodotto alcune derivazioni. In radio la principale è stata Popoff, una trasmissione puramente musicale quasi notturna (andava in onda intorno alle 10 e 30, adesso si direbbe in "seconda serata"), che era condotta a turno da alcuni degli stessi speaker della trasmissione principale (Massimo Villa, Raffaele Cascone, Fiorella Gentile e altri). Non è mancato il tentativo di trasferire la formula nello spazio televisivo . Condotto dalla stesso Renzo Arbore alla fine degli anni '60 (inizio nel 1969), alla sua prima esperienza in televisione, andava in onda su RAI 2 un programma con impostazione simile e dal nome, derivato evidentemente da quello della trasmissione radio, Speciale per voi. Il programma TV, registrato negli studi di Milano, alternava performance in studio dei cantanti ospiti, con un approccio molto informale (mischiati tra il pubblico, con accompagnamento solo di chitarra e simili) intervistati poi senza riguardi e timori reverenziali dai ragazzi presenti, a dibattiti moderati dallo stesso Arbore su temi del giorno. Erano invitati diversi ospiti, e il programma era condotto con uno stile meno paludato e rispettoso degli ospiti di quanto era comune in RAI. Può essere considerato, anzi, un antesignano dei talk-show. Ricordo una puntata con un vivace scontro tra l'ospite Don Backy, "fumino" e antipatico come a volte sa essere questo grande autore e cantante, e uno dei ragazzi in studio, che lo aveva attaccato (mi pare perché troppo commerciale) e al quale Don Backy aveva risposto che faceva fatica a parlare con uno che tremava e che non riusciva a dominare la voce (effettivamente il ragazzo era assai emozionato). Inutile dire che tutti i ragazzi in studio si sono a quel punto coalizzati contro il musicista toscano, indipendentemente dalla validità delle sue posizioni e argomentazioni.
Altro programma in
qualche modo riconducibile alla fortunata trasmissione radiofonica era
Giovani, in onda dal 1967, condotto da Gian
Paolo Cresci e poi dal regista Ugo Gregoretti, ricordato anche per la sigla, che era una ben nota canzone
decisamente buonista di Gianni Morandi,
Un mondo d'amore
("c'è un grande prato verde, dove nascono speranze..."), un piccolo classico
della canzone italiana. Anche qui dibattiti in studio (il primo, ad inizio 1967,
sulla partecipazione spontanea di migliaia di giovani agli aiuti a Firenze e ai
suoi musei dopo la disastrosa alluvione di novembre '66, ricordata anche nel
film "La meglio gioventù") alternati a performance musicali degli ospiti. |
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La
sigla e l'inizio di una trasmissione di Per voi giovani estate
del settembre 1973, con al microfono
Carlo Massarini, si può ascoltare accedendo al canale YouTube di Musica &
Memoria. La registrazione è
stata gentilmente messa a disposizione di M&M da Paolo Mulas. |
Avete rilevato inesattezze, i nostri ricordi sono imprecisi? Avete altre informazioni da integrare? Avete addirittura qualche puntata registrata su cassetta? Scrivete a Musica & Memoria. |
© Alberto Maurizio Truffi per Musica & Memoria / Dicembre 2006 / Revisioni: Ottobre 2008 (Trasmissioni televisive Speciale per voi e Giovani, estensione elenco conduttori grazie al contributo di P. Mulas) / Gennaio 2009 (date, Speciale per voi, Clip musicale) / Febbraio 2010 (precisazioni e integrazioni ricavate dal libro di Carlo Massarini "Dear Mr. Fantasy" - 2009) / Ottobre 2012 (immagini inedite e articolo di Sorrisi e Canzoni TV messo a disposizione da Paolo Mulas) / Febbraio 2014 (Nuove immagini, articolo di Panorama e informazioni aggiuntive da Carlo Basile) |
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