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Per voi giovani

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La storia / La musica / Le sigle / La partecipazione degli ascoltatori e le classifiche / I 100 dischi da salvare / Per voi giovani sulla stampa / Le scalette di PVG / Le trasmissioni derivate / Per riascoltare Per voi giovani / Contributi?  
Vedi anche:
Bandiera gialla
, Alto gradimento, Popoff, Radio 2: 21 e 29, Supersonic, Hit-parade, Le radio libere, Speciale per voi

 

Un programma innovativo

 

A metà degli anni '60 anche la RAI monopolista e tradizionalista aveva iniziato a porre attenzione al mondo dei giovani, e aveva già ottenuto un significativo successo con la storica trasmissione Bandiera gialla di Arbore e Boncompagni. Con Per voi giovani lo stesso Arbore tentava di ampliare l'orizzonte rispetto a Bandiera gialla, uscendo dal solo ambito musicale per trattare anche altri argomenti di interesse del mondo giovanile. A regime Per voi giovani adotterà la struttura del "contenitore" (poi diventata consueta in televisione), dove si parlava di musica ma anche di temi che interessavano i giovani, di informazione, di viaggi, all'interno persino corsi di inglese o altre amenità considerate interessanti per le fasce di età indirizzate.
La trasmissione era condotta all'inizio direttamente da Renzo Arbore, e poi affidata a tutta una generazione di nuovi conduttori-DJ. I conduttori erano personaggi diventati poi in gran parte noti giornalisti o dirigenti della Rai, come Paolo Giaccio, come Carlo Massarini, come Mario Luzzatto-Fegiz, come Raffaele Cascone, come Fiorella Gentile, come Teresa Piazza, come Mariù Safier.
Buona parte della nuova musica, almeno quella considerata da Renzo Arbore e poi dai suoi collaboratori e successori accessibile ai giovani italiani, passava nella trasmissione, a cominciare dalla sigla, che per lunghi anni è stata Glad dei Traffic di Steve Winwood, uno dei loro pezzi più belli, dall'album John Barleycorn Must Die.

La redazione di "Per Voi Giovani" nel 1971, da sinistra Paolo Giaccio, Carlo Massarini, Mario Luzzatto-Fegiz, Teresa Piazza, Richard Benson (foto Ciao 2001).

Così i ragazzi italiani avevano modo di scoprire le nuove proposte musicali, soprattutto di provenienza inglese, meno frequentemente americana, ed entravano in contatto con il mondo della musica rock.
Per voi giovani ebbe un ruolo fondamentale soprattutto nella stagione dei cantautori, trasmettendo all'inizio degli anni '70, oltre ovviamente a Lucio Battisti, che era già un fenomeno da classifica, i primi lavori di Francesco Guccini, che veniva presentato all'inizio come l'autore delle canzoni dei Nomadi, o i primi brani di Venditti e di De Gregori, presentati assieme, proprio perché assieme avevano prodotto, una facciata per uno, il loro primo disco Theorious Campus. Praticamente tutti gli altri cantautori italiani del periodo hanno avuto Per voi giovani come trampolino di lancio, da Edoardo Bennato (presente anche in trasmissione con Cascone) a Lucio Dalla, a Ivan Graziani, a Rino Gaetano, a Eugenio Finardi a Claudio Rocchi, che ebbe anche per un periodo un ruolo di conduttore, oltre ovviamente a Fabrizio De Andrè, non più ormai al bando (ma diventato già famoso al di fuori dei canali ufficiali).

La storia

 

Il programma è stato trasmesso senza interruzioni (se non quelle stagionali) per dieci anni, dal 3 luglio 1966 al 25 giugno 1976, sia sul Programma Nazionale (poi Primo Programma ed ora Radio 1) sia sul Secondo Programma (ora Radio 2) della RAI. Andava in onda nel pomeriggio nei giorni feriali e, per un certo periodo, anche la Domenica, per quasi tutta la sua storia su 5 giorni alla settimana, ma occasionalmente anche su 3. Il programma era registrato in anticipo, come era in uso all'epoca, anche per consentire un controllo da parte della censura RAI, e solo per un breve periodo è stato trasmesso in diretta (Per voi giovani estate, 1970). Fino al 1970 le canzoni in programma erano presentati da annunciatori RAI, solo dal 1970, con il passaggio alla voce di Giaccio e Fegiz (in precedenza collaboratori per soli servizi non musicali) musica e parti giornalistiche sono state integrate e gli stessi conduttori inserivano, annunciavano e commentavano anche la musica.

 

Canale

Dal

Al

Orario

Giorni

Principali conduttori

Secondo Programma

3/7/1966

dicembre 1966

16:35

5 + Dom.

Renzo Arbore, Enrico Roda

Programma Nazionale

gennaio 1967

luglio 1968

18:30

3 (4 da luglio 1967)

Renzo Arbore + ospiti (Caterina Caselli, Patty Pravo, Sergio Endrigo)

Programma Nazionale

luglio 1968

5/7/1970

Pom.

4

Arbore + Anna Maria Pulitan, Maurizio Meschino, Maria Pia Fusco (da autunno 1968)

Programma Nazionale

6/7/1970

Fine 1970

Pom.

5

Paolo Giaccio, Mario Luzzatto-Fegiz

Primo Programma

1970

1971

Pom.

5

Carlo Massarini, Teresa Piazza, Massimo Villa, Claudio Rocchi, Fiorella Gentile, Mariù Safier, Richard Benson, Carlo Basile, Herbert Pagani (alcune collaborazioni occasionali)

Primo Programma

1971

1976

Pom.

5 (nel 1975 anche al sabato alle 15:00)

Paolo Giaccio, Raffaele Cascone, Carlo Massarini, Riccardo Bertoncelli, Carlo Basile, Nello Tabacco e Margherita Di Mauro, e parte degli speaker precedenti

 

Altri conduttori: Michelangelo Romano (poi noto produttore discografico), Massimo Villa (anche lui come Rocchi, proveniente dagli Stormy Six, dove era il bassista che aveva sostituito Claudio Rocchi), anche Eugenio Finardi ha partecipato a Per voi giovani estate assieme a Villa. Claudio Rocchi aveva negli anni '70 un suo proprio spazio autonomo nella trasmissione, chiamato prima "Viaggio magico" e poi "Spazio Rocchi", dove parlava di spiritualità ma trasmetteva anche molta musica meno consueta, soprattutto di ispirazione folk e acustica.

La formula del programma è sempre stata quella delle canzoni, scelte tra quelle più vicine ai gusti giovanili, non solo italiani, trasmesse, presentate e contestualizzate (e a volte parzialmente tradotte) inframmezzate da interventi parlati sull'attualità.

Più leggeri e incentrati attorno alla musica e al costume gli interventi del periodo Arbore (che ha lasciato il programma da lui ideato nel '70 per la fortunata avventura di Alto gradimento), particolarmente incisivi e orientati anche all'attualità e alla politica, vista dall'angolo visuale dei giovani, quelli curati da Paolo Giaccio tra il '70 e il '71, per un periodo (Per voi giovani estate) anche in diretta, e con frequenti contrasti con la dirigenza RAI (Ettore Bernabei) che arrivò infine a decidere il suo allontanamento dalla conduzione (dopo una controversa diretta telefonica da una scuola occupata), pur se Giaccio mantenne l'organizzazione del programma.
La chiusura del programma (peraltro sostituito da altri simili) ha coinciso, non a caso, con l'affermazione di massa, a partire dal 1976, delle radio libere che si rivolgevano, con un'offerta di programmi molto più ampia, allo stesso target, non più monopolizzato. Da notare, nell'ultima parte del suo ciclo, la presenza di un critico musicale non molto tenero con la produzione italiana come Riccardo Bertoncelli, in quegli stessi anni impegnato nel progetto della rivista Muzak.

 

La musica

Per voi giovani negli anni '60 era praticamente l'unica trasmissione nella quale si poteva ascoltare la musica internazionale ed italiana meno commerciale, assieme comunque ai successi del momento (le uniche altre trasmissioni del genere, erano Bandiera gialla e Countdown con Anna Carini e Giancarlo Guardabassi). Durante la conduzione Arbore ha avuto un buono spazio la musica americana, sia il R&B allora imperante, sia alcuni gruppi allora pressoché sconosciuti da noi come i Doors di Jim Morrison, ma non mancavano proposte decisamente non convenzionali: in una scaletta di fine anni '60 abbiamo individuato persino l'anomala White Rabbit di Grace Slick con i Jefferson Airplane, inserita non sappiamo se da Arbore o Paolo Giaccio. Chissà come sarà suonata alle orecchie dei ragazzi dell'epoca? Nella successiva conduzione di Paolo Giaccio e Luzzatto-Fegiz (nella foto in radio a settembre 1970) e poi soprattutto di Massarini ha avuto maggiore spazio la musica inglese e poi americana e l'ormai affermato genere progressive, con in evidenza i Pink Floyd, i Genesis, i Gentle Giant, gli Yes, ma senza trascurare gli epigoni italiani, in primo luogo Le Orme e il Banco del Mutuo Soccorso. (Foto Sorrisi e canzoni TV - 1970)

Per voi giovani - 1971 - Mario Luzzatto-Fegiz e Carlo Basile

Nello stesso periodo, come ricordato in precedenza, ha anche avuto spazio e spinta per la sua duratura affermazione la nuova ondata dei cantautori italiani, ad iniziare da Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, per continuare con tutti gli altri, da Edoardo Bennato a Claudio Rocchi (anche conduttore del programma), ad Alan Sorrenti, Eugenio Bennato con la Nuova Compagnia di canto popolare, a Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla (ancora nella fase della proficua collaborazione con il poeta Roberto Roversi), a Rino Gaetano, Eugenio Finardi, Claudio Lolli, Yuri Camisasca, Mimmo Locasciulli, Renzo Zenobi, sino a Franco Battiato nella sua prima fase sperimentale.

Molti tra i conduttori hanno dato una propria impronta alle scalette musicali, orientandole secondo i propri gusti. Claudio Rocchi spingeva in modo particolare verso la psichedelia e la musica sperimentale, oltre che verso la musica di ispirazione mistica alla quale era particolarmente interessato (come noto, l'ex bassista degli Stormy Six farà proprio una scelta di vita in tal senso, trasferendosi a vivere e lavorare in India e Nepal per molti anni). Si poteva incappare così anche in proposte decisamente anticonvenzionali come la musica ipnotica e minimalista di Terry Riley.

Carlo Massarini era più interessato alla nuova musica inglese e poi soprattutto americana, senza preoccuparsi troppo delle vere o presunte differenze tra musica commerciale e musica d'arte. Raffaele Cascone tentava una difficile uscita dalla colonizzazione anglosassone, dando spazio e opportunità a quello che venne battezzata efficacemente (da Massarini) "Rock del Mediterraneo", una strada diversa nel grande mondo del rock che vedeva in prima fila (con qualche ottimismo) i suoi concittadini Alan e Jenny Sorrenti, i Napoli Centrale di James Senese e anche il grande Shawn Phillips, per un periodo della sua vita nomade a Napoli (e, credo, anche suo amico). Riccardo Bertoncelli invece tentava qualche incursione nei territori inesplorati del jazz, o almeno della più fruibile fusion.

Carlo Basile, prima della lunga carriera come produttore discografico alla EMI, collaborava al programma nella preparazione dei testi e soprattutto teneva la rubrica "un LP al giorno" che consentiva nel periodo monopolista pre-private (e prima del boom dei registratori a cassette) di ascoltare per intero almeno una facciata delle novità discografiche, in special modo straniere. Carlo ricorda come il pubblico in ascolto alla fine del 1970 non fosse ancora pronto alla rivoluzione progressive rock che stava montando: mandata in onda per intero la prima facciata di Atom Heart Mother (quella in stile classico) l'esito fu un insuccesso ... ma quando venne trasmessa la facciata B, più regolare, sollecitando anche la fantasia degli ascoltatori, chiedendo di scrivere le sensazioni provate all'ascolto, fu invece un incredibile successo, arrivarono tre sacchi di posta in pochi giorni.

Non mancavano neanche le interviste, in studio a gruppi stranieri in tour in Italia (ad esempio ai Jethro Tull e Frank Zappa). L'intervista a Frank Zappa (del 1973, in occasione del suo primo tour in Italia) era condotta da Raffaele Cascone ed è ricordata come molto divertente e ironica, in linea con il personaggio, quando il conduttore ha chiesto a Frank quanto guadagnava, si è sentito rispondere che era una domanda che si aspettava in Germania e non in Italia...

Nelle foto, da sinistra verso destra: (1) Paolo Giaccio e Mario Luzzatto-Fegiz (1970); (2) Mario Luzzatto-Fegiz e Carlo Basile (1971); (3) Richard Benson, Mario Luzzatto-Fegiz, Carlo Massarini, Teresa Piazza, Carlo Basile, Paolo Giaccio (1971)

 

Le sigle

 

Nel corso degli anni per introdurre il programma o sue rubriche sono stati usati diversi brani, molto ben scelti:
 

Jimmy Smith - The Cat

Sigla iniziale (periodo "Arbore")

Led Zeppelin - Moby Dick

Sigla iniziale (periodo "Giaccio")

Traffic - Glad

Sigla iniziale (periodo "Massarini e soci")

Ten Years After - Bad Scene (attacco di chitarra)

Stacchetto utilizzato durante la trasmissione

Julie Driscoll, Brian Auger and The Trinity - Tropic Of Capricorn

Rubrica della posta

Jethro Tull - Thick As A Brick, part II

Rubrica della posta

Bachman-Turner Overdrive - Free Wheelin'

Rubrica underground

David Crosby - Music Is Love

Spazio Rocchi

 

La partecipazione degli ascoltatori e le classifiche

La radio degli anni '60 e del monopolio non prevedeva la partecipazione degli ascoltatori, se non mediata e ridotta a "pubblico in sala" o ricondotta alla dimensione dell'intervista ufficiale. La redazione di Per voi giovani, in particolare durante la gestione di Paolo Giaccio e Raffaele Cascone, riuscì però a creare un efficace canale di comunicazione e discussione attraverso il sistema tradizionale delle lettere, la Rubrica della posta era una delle sezioni più apprezzate del programma, ed attraverso di essa il (turbolento) mondo esterno entrava, anche se occasionalmente, nella radio di stato.

Una grande occasione per fare il punto sulla musica e sul mondo giovanile è stata una iniziativa di Raffaele Cascone, la classifica dei 100 album da salvare (e da portare nella canonica isola deserta). Per voi giovani non proponeva infatti classifiche di vendita, totalmente arbitrarie o presunto riflesso dei dati di vendita che fossero (come poi diventato d'uso comune nelle radio private) e in questo modo creava una vera lista dei dischi preferiti tra il proprio pubblico.

La classifica doveva essere motivata e commentata con una lettera, e Cascone leggeva le più interessanti in trasmissione. Suscitando magari risposte nei giorni successivi se le critiche a questo o quel gruppo sembravano ingiuste o esagerate ad altri ascoltatori. Non sappiamo quanti abbiano risposto, ma supponiamo che siano stati migliaia se non decine di migliaia, visti gli ascolti della trasmissione (che era ancora in regime di monopolio, eravamo nell'inverno tra il 1975 e il 1976), ma i risultati alla fine hanno rispecchiato fedelmente i gusti del periodo. Da notare che, per creare attesa e suspense, la classifica venne proposta in più puntate, partendo dal disco numero 100 (Utopia di Todd Rundgren).
 

Al primo posto si piazzarono, quasi obbligatoriamente, i Pink Floyd con l'album "monstre" Ummagumma (una facciata in studio ed una dal vivo), Wish You Were Here peraltro doveva ancora uscire, ma i veri trionfatori della classifica furono i Genesis, che piazzarono dal 3° al 11° posto tutti i dischi sino ad allora usciti (fino a Selling England By The Pound). I Genesis erano allora effettivamente più un fenomeno italiano che inglese, in patria erano seguiti, ma erano assieme a moltissimi altri gruppi di quel periodo creativo ed effervescente, e faticavano ad emergere, mentre in Italia divennero (per motivi ignoti) i preferiti dai numerosissimi estimatori di quel genere progressive, che aveva visto già alla fine dei '60 proprio due gruppi italiani, i New Trolls e Le Orme, nel ruolo di efficaci propagandisti nel nostro paese.
A conferma di questa particolare attenzione per e da il pubblico italiano, proprio Selling England (1973) venne pubblicato da noi con tutti i testi stampati sulla copertina, tradotti anche in italiano.

Il resto della classifica era poi completato nelle posizioni di testa dagli altri eroi del progressive, dai King Crimson ai Jethro Tull, dagli E.L.P. ai Van Der Graaf Generator, (ma il capolavoro Valentyne Suite dei Colosseum era all'80° posto e i Gentle Giant erano latitanti), mentre era più trascurata la West Coast music (presente ma piuttosto in basso nella classifica, a parte i molto popolari CSN&Y), semi sconosciuto il rock blues USA (Allman Brothers a parte), e sconosciuto o quasi il new folk inglese dei Pentangle o dei Fairport Convention, per non parlare del country-rock USA. Decisamente trascurato anche il metal o hard-rock, per gli stessi Led Zeppelin solo due dischi (il primo al 51° posto) e stessa cosa per i Deep Purple (Machine Head al 71° posto, assente Deep Purple In Rock).

A conferma della velocità con la quale venivano bruciati i miti all'epoca, e di quanta musica eccezionale proponesse il presente, poche e secondarie erano le presenze degli album storici di Beatles (solo un LP, Sgt. Pepper, neanche tra i primi 10, ed assente persino un capolavoro come Abbey Road) e Rolling Stones (due album e molto in basso:  Let It Bleed (#51) e Aftermath (#92), ignorati  altri notevoli LP come Sticky Fingers o Beggar's Banquet) e addirittura assenti i Doors, per non parlare dei Creedence Clearwater Revival, dei Beach Boys o dei Byrds, ritenuti probabilmente troppo "americani" e (ingiustamente) commerciali.

Buona la presenza degli italiani, anche questa molto legata al periodo, con praticamente tutti i nomi del cantautorato e del rock italiano dentro la classifica (da Alan Sorrenti alla PFM a Francesco De Gregori). Anche qui l'oblio veloce sugli anni '60 penalizzava i maestri: un solo LP di Fabrizio De Andrè in classifica. Primi tra gli italiani erano il Banco del mutuo soccorso (#9) con il loro album, peraltro pregevole, Darwin!.

La classifica era aperta a tutti i generi ed era quindi presente una piccola rappresentanza di rock-jazz, costituita soltanto da Miles Davis, dai Weather Report (#46 con I Sing The Body Electric) e dagli italiani Perigeo. Di Miles Davis era presente, oltre al classico Bitches Brew (però alla posizione n.69), il disco appena uscito Get Up With It (#88). L'unico disco di jazz non riconducibile al rock-jazz (o fusion) era Viva Emilano Zapata! di Gato Barbieri (#87), complice il grande successo della colonna sonora di "Ultimo tango a Parigi" e l'aura internazionalista del potente sassofonista argentino.
 

Disponibile ora tutta la storica classifica di Per voi giovani completa e commentata

 

Non mancavano le iniziative e le lettere ispirate invece al puro divertimento o al non-sense, in qualche modo in linea con un'altra rubrica della posta allora molto in voga, quella della rivista a fumetti Linus (che viveva il suo periodo d'oro, assieme alla sua emanazione, il Diario Linus, lo standard per i liceali d'Italia). Ricordiamo un lungo tormentone di inizio anni '70: la richiesta agli ascoltatori di proporre e commentare il proprio colore preferito. Si piazzò molto bene un ascoltatore che proponeva il "rosa tenero di gioventù".

 

Per voi giovani sulla stampa

 

Un articolo del settimanale specializzato  Sorrisi e canzoni TV  del 27 settembre 1970, a firma di Paola Dessy, ci consente di valutare l'importanza di questo programma (e di Alto gradimento) per la società e il costume del tempo. Nulla di comparabile a quello che la radio ha potuto fare in seguito, anche perché le emittenti erano solo tre (le tre reti Rai) e la platea era per ciò stesso vastissima.

Nell'articolo gli studenti e intellettuali Giaccio e Luzzato-Fegiz (avevano 20 e 23 anni) vengono contrapposti ai goliardi e un po' fuori tempo Arbore e Boncompagni (che avevano anche il torto di essere trentenni, quindi quasi vecchi, che si atteggiano a ventenni). Arbore peraltro rientra anche nella gestione musicale di Per voi giovani che, secondo l'articolo, Giaccio subisce, vorrebbe mettere pezzi più "underground". E soprattutto la giornalista del settimanale, già ad altissima diffusione ma non ancora sdraiato sulle esigenze commerciali e con velleità di indipendenza, vede in entrambi i programmi un medesimo obiettivo di fondo, il lancio dei dischi. E i boss a cui devono dare conto sono quelli delle case discografiche, magari per tramite dei dirigenti della Rai.

Si può leggere l'articolo in PDF cliccando sulla immagine (ruotare la vista in PDF usando il tasto destro del mouse). L'articolo è stato gentilmente messo a disposizione dei visitatori di Musica & Memoria da Paolo Mulas.

Un altro articolo della rivista  Panorama  dell'anno dopo (15 aprile 1971) a firma di Gianni Farneti parla invece delle scelte di programmazione musicale e del contributo che fornisce come esperto Carlo Basile, e delle polemiche e censure che le aperture verso il mondo dei giovani e i fermenti sociali provocano all'interno della RAI monopolista e nel contesto di un'Italia. Ecco nel seguito l'articolo (sotto la riproduzione fotografica):

PRO E CONTRO. Mario Fegiz e Paolo Giaccio, redattori di Per voi giovani, la trasmissione per i minorenni. Apprezzatissima dai ragazzi, la rubrica ha suscitato proteste da parte dei genitori.
« Ma è proprio la semplicità che piace ai nostri ascoltatori. E soprattutto gli piace che la trasmissione sia fatta da gente della loro stessa età, con gli stessi gusti e gli stessi problemi », spiega Mario Fegiz, 24 anni, figlio del professore universitario e direttore dell'istituto Doxa, Pier Paolo Luzzatto Fegiz, dieci ore di lavoro al giorno come redattore, presentatore, coordinatore delle parti parlate.
I dischi (per la maggior parte pop e underground, Bob Dylan, The Nice, Jimi Hendrix e, fra gli italiani, Lucio Battisti e Fabrizio De André) vengono scelti da Paolo Giaccio, 21 anni, capelli alla Gesù Cristo e barba alla Che Guevara, con la consulenza di una specie di enciclopedia vivente della musica beat, Carletto Basile, 29 anni, occhiali come cocci di bottiglia e discoteca personale di 1.648 trentatré giri e 3.412 quarantacinque giri accumulati in lunghi soggiorni in America e in Inghilterra. Il resto della redazione è composto da una decina di collaboratori esterni giovanissimi.
L'idea di due ore di spazio radiofonico in esclusiva ai minorenni, ai loro problemi e alla loro musica venne nel 1968, l'anno in cui esplodevano dappertutto la contestazione e la ribellione giovanile, a Leone Piccioni, 45 anni, libero docente di letteratura italiana, scrittore, allievo e amico di Giuseppe Ungaretti, oggi vicedirettore centrale e allora capo dei programmi radio della Rai. Furono unificate due trasmissioni di conferenze e dibattiti (« Di una noia mortale: ascoltate da tutti meno che dai giovani », dice Fegiz) e una di musica moderna (« Buona, ma ancora a livello di pura evasione », dice Giaccio), e si affidò il microfono a una equipe di redattori con età media non oltre i vent'anni.

I risultati furono immediati: gli interventi sul problema dei rapporti coi genitori (« Se tuo padre ti picchia non scappare di casa, denuncialo»), i documentari parlati sulla droga, su Reggio Calabria, sul servizio militare, le radiocronache dalle scuole e dalle fabbriche occupate, le interviste con esponenti della sinistra e della destra extra-parlamentari (Fegiz ha fatto anche un piccolo colpo giornalistico, chiamando al microfono l'esponente di un gruppuscolo legato a Valerio Borghese il giorno stesso in cui esplodeva sui giornali la storia del complotto), suscitarono immediatamente interesse.
Ma provocarono anche reazioni: alle lettere indignate di genitori benpensanti (« trasmettete musica per drogati », « Incitate i nostri figli alla ribellione», « Fate pubblicità a Lotta Continua e Potere Operaio») seguirono i primi interventi della Rai: si cominciò con qualche rimprovero, si continuò con l'epurazione dei redattori e dei collaboratori considerati troppo vicini alla contestazione, e si finì, a dicembre dell'anno scorso, con il proibire quello che era sempre stato un ingrediente essenziale alla spontaneità del programma: la trasmissione « in diretta » senza registrazione del parlato da far approvare in direzione.
Soltanto in seguito alle indiscrezioni pubblicate dai giornali su quella che è stata definita subito « repressione dell'unica voce libera della radio », e alla nutrita serie di interrogazioni parlamentari presentate da quasi tutti i partiti, la Rai ha fatto marcia indietro. Qualche giorno fa ha assicurato (ma per ora è solo una promessa) il ritorno di Per voi giovani alla normalità e la trasmissione senza censura preventiva.

(L'articolo è stato messo a disposizione dei visitatori di M&M da Carlo Basile. la foto di Luzzatto-Fegiz e Giacccio in trasmissione, di M.Frassineti, illustrava l'articolo originale del settimanale Panorama)

 

Le scalette di Per voi giovani

 

Da altri numeri del Radiocorriere TV di fine anni '60 ed inizio '70 si possono ricavare altre informazioni su quello che veniva trasmesso a Per voi giovani in dettaglio e su come veniva presentata la trasmissione, a confronto di altri programmi musicali del periodo, con una serie di keywords ante-litteram:
"dischi a 33 e 45 pop folk underground italiani e stranieri testi tradotti novità lettere interviste mondo del lavoro e della scuola tempo libero consumi libri film giornali e anche altre cose che interessano i giovani sopra e sotto i diciott'anni" (dicembre 1971)

 

 

 

Altro elemento di interesse sono le puntate dedicate integralmente ad un album appena uscito e di particolare interesse. Nella puntata del 14 dicembre 1971 viene presentato integralmente da Carlo Massarini Meddle dei Pink Floyd (recentissimo, pubblicato il 30 ottobre 1971) e in quella del 16 dicembre, sempre dallo stesso conduttore, un altro classico del progressive rock, ponte verso il mondo della classica per molti ragazzi degli anni '70, Pictures at an Exhibition degli Emerson, Lake & Palmer, anche questo molto recente (26 marzo 1971).
Qualche anno prima (quasi tre, e molto intensi all'epoca) la scaletta del 6 gennaio 1969 che si può leggere nel ritaglio era molto più tradizionale.

 

Le trasmissioni derivate

Il grande successo della trasmissione ha prodotto alcune derivazioni. In radio la principale è stata Popoff, una trasmissione puramente musicale quasi notturna (andava in onda intorno alle 10 e 30, adesso si direbbe in "seconda serata"), che era condotta a turno da alcuni degli stessi speaker della trasmissione principale (Massimo Villa, Raffaele Cascone, Fiorella Gentile e altri).

Non è mancato il tentativo di trasferire la formula  nello spazio televisivo . Condotto dalla stesso Renzo Arbore alla fine degli anni '60 (inizio nel 1969), alla sua prima esperienza in televisione, andava in onda su RAI 2 un programma con impostazione simile e dal nome, derivato evidentemente da quello della trasmissione radio, Speciale per voi. Il programma TV, registrato negli studi di Milano, alternava performance in studio dei cantanti ospiti, con un approccio molto informale (mischiati tra il pubblico, con accompagnamento solo di chitarra e simili) intervistati poi senza riguardi e timori reverenziali dai ragazzi presenti, a dibattiti moderati dallo stesso Arbore su temi del giorno. Erano invitati diversi ospiti, e il programma era condotto con uno stile meno paludato e rispettoso degli ospiti di quanto era comune in RAI. Può essere considerato, anzi, un antesignano dei talk-show.

Ricordo una puntata con un vivace scontro tra l'ospite Don Backy, "fumino" e antipatico come a volte sa essere questo grande autore e cantante, e uno dei ragazzi in studio, che lo aveva attaccato (mi pare perché troppo commerciale) e al quale Don Backy aveva risposto che faceva fatica a parlare con uno che tremava e che non riusciva a dominare la voce (effettivamente il ragazzo era assai emozionato). Inutile dire che tutti i ragazzi in studio si sono a quel punto coalizzati contro il musicista toscano, indipendentemente dalla validità delle sue posizioni e argomentazioni.

Vedi anche: un articolo del 1969 su Speciale per voi nel quale sono citati ospiti e ragazzi del pubblico.

Altro programma in qualche modo riconducibile alla fortunata trasmissione radiofonica era Giovani, in onda dal 1967, condotto da Gian Paolo Cresci e poi dal regista Ugo Gregoretti, ricordato anche per la sigla, che era una ben nota canzone decisamente buonista di Gianni Morandi, Un mondo d'amore ("c'è un grande prato verde, dove nascono speranze..."), un piccolo classico della canzone italiana. Anche qui dibattiti in studio (il primo, ad inizio 1967, sulla partecipazione spontanea di migliaia di giovani agli aiuti a Firenze e ai suoi musei dopo la disastrosa alluvione di novembre '66, ricordata anche nel film "La meglio gioventù") alternati a performance musicali degli ospiti.

(Nella immagine Renzo Arbore e Roberto Carlos a "Speciale per voi" nel 1970 [foto Teche RAI])

 

Per riascoltare Per voi giovani

 

La sigla e l'inizio di una trasmissione di Per voi giovani estate del settembre 1973, con al microfono Carlo Massarini, si può ascoltare accedendo al canale YouTube di Musica & Memoria. La registrazione è stata gentilmente messa a disposizione di M&M da Paolo Mulas.

Sul sito parallelo a Musica & Memoria, Audio-Clips, è possibile poi ascoltare molti altri estratti da Per voi giovani, con al microfono Renzo Arbore, Carlo Massarini, Raffaele Cascone, Claudio Rocchi, Massimo Villa, nella pagina Le voci di Per voi giovani. Molte registrazioni sono state messe gentilmente a disposizione dei visitatori del sito da Carlo Massarini.

 

Contributi?

 
Avete rilevato inesattezze, i nostri ricordi sono imprecisi? Avete altre informazioni da integrare? Avete addirittura qualche puntata registrata su cassetta? Scrivete a Musica & Memoria.
 

© Alberto Maurizio Truffi per Musica & Memoria / Dicembre 2006 / Revisioni: Ottobre 2008 (Trasmissioni televisive Speciale per voi e Giovani, estensione elenco conduttori grazie al contributo di P. Mulas) / Gennaio 2009 (date, Speciale per voi, Clip musicale) / Febbraio 2010 (precisazioni e integrazioni ricavate dal libro di Carlo Massarini "Dear Mr. Fantasy" - 2009) / Ottobre 2012 (immagini inedite e articolo di Sorrisi e Canzoni TV messo a disposizione da Paolo Mulas) / Febbraio 2014 (Nuove immagini, articolo di Panorama e informazioni aggiuntive da Carlo Basile)

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